«Il giorno del bianconiglio», il romanzo sulla cybersecurity

Certe cose, prima di farle, devi immaginare siano possibili. È una frase, forse la più emblematica, che Leonardo Artico – esperto di cyber security dal passato misterioso e dal carattere scostante, pronuncia ne Il giorno del bianconiglio, edito da Chiarelettere, romanzo d'esordio di Alessandro Curioni, che nella vita fa lo stesso mestiere del suo protagonista.

Una frase emblematica, quella di Artico, perché la vicenda narrata ruota attorno a un colosso dell'energia (la 4forEner) e al tentativo di un collettivo di criminali guidati dall'enigmatico e pericoloso Socrate di metterla in ginocchio al fine di estorcere agli amministratori un riscatto milionario. In questo contesto, ecco inserirsi l'attività di Leonardo Artico, che del colosso è un consulente esterno, e del suo braccio destro Roberto Gelmi, abile hacker e programmatore del malware soprannominato "bianconiglio", pensato per difendere clienti come la 4forEner, ma allo stesso tempo estremamente pericoloso. A completare il quadro dei personaggi principali di questo giallo, che racconta per la prima volta gli inganni e i pericoli dei nostri dispositivi elettronici, la giornalista Teresa Aprili, che passa dal dover condurre un'inchiesta sui crimini informatici, al ritrovarsi letteralmente (e suo malgrado) dentro la notizia.

Una narrazione sul filo del rasoio, dove nulla è ciò che sembra e dove nessuno è chi dice realmente di essere. Il giorno del bianconiglio è costruito come un labirinto, un puzzle tridimensionale, dove seguire i ragionamenti contorti, le astuzie e gli inganni di Leonardo Artico diventa una sfida lanciata dall'autore al suo pubblico. Quelli che possono sembrare dettagli insignificanti, si rivelano in realtà elementi cruciali di una trama che è in un continuo crescendo di tensione, dove dietro l'azione di criminali che prendono in prestito i nomi dei filosofi socratici, s'intravede forse l'inquietante presenza di un'entità governativa. E poi, come in ogni giallo che si rispetti, servizi segreti, doppi giochi, improvvisi volta faccia e la terribile sensazione che ciò che stiamo leggendo si stia realmente verificando oltre lo schermo dei nostri dispositivi elettronici.

Più che di sensazione, in effetti, si potrebbe parlare di certezza. Ed ecco che torna a risuonare ancor più inquietante la frase "certe cose, prima di farle, devi immaginare siano possibili". Risale infatti a circa un mese fa l'attacco sferrato attraverso un ramsonware a uno dei maggiori colossi dell'energia statunitense: la Colonial Pipeline, che ha dovuto chiudere il proprio oleodotto (spingendo il presidente americano Biden a dichiarare lo stato d'emergenza) e pagare un ingente riscatto prima di poter tornare a fornire i propri servizi. Una frase inquietante, quella pronunciata dal protagonista del romanzo di Alessandro Curioni, perché le modalità dell'attacco e l'importo richiesto per il riscatto in questa vicenda che ha fatto il giro del mondo sono praticamente gli stessi che ne Il giorno del bianconiglio Socrate e soci chiedono alla 4forEner.

E se è vero che questo romanzo è solamente il primo di una serie che vedrà protagonista il tenebroso Leonardo Artico, viene da chiedersi cos'altro ha in mente Alessandro Curioni. Viene il sospetto che non perdendolo di vista, potremmo in qualche modo "prepararci al peggio".

E se difficilmente qualcuno di noi è a capo di una multinazionale dell'energia, di certo possiamo tutelarci in qualche modo dai pericoli che ci riservano le profondità più oscure della rete.

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