Idioti, il progetto artistico di Francesco Lauretta

Fulvio Di Piazza /CLP
Fulvio Di Piazza, Negromarx, 2017, olio su tela, cm 77x53
Maurizio Cannavacciuolo /CLP
Maurizio Cannavacciuolo, Frammenti di un discorso amoroso, 2014, olio su tela, 110 x 108.5 cm
Fulvio Di Piazza /CLP
Fulvio Di Piazza, Ectoplasmarx, 2017, olio su tela, cm 77x53 Fulvio Di Piazza, Ectoplasmarx, 2017, olio su tela, cm 77x53
Maurizio Cannavacciuolo /CLP
Maurizio Cannavacciuolo, Dreaming of cheating, 2015, olio su tela, 214 x 214 cm
Fulvio Di Piazza /CLP
Fulvio Di Piazza, Mantramarx, 2017, olio su tela, cm 77x53
Marco Pace /CLP
Marco Pace, Un corpo nel frattone, 2017, olio su tela, 40x30cm
Marco Pace /CLP
Marco Pace, Head I, 2017, olio su tela, 25x27 cm

Geograficamente distanti, ma uniti dalla comune dedizione alla pittura e ai suoi tempi particolari, Maurizio Cannavacciuolo, Fulvio Di Piazza, Marco Pace e lo stesso Francesco Lauretta (ideatore e curatore della mostra) espongono insieme a Milano in un percorso artistico di una ventina di opere articolate come un racconto. Ad ogni artista è dedicata una parete, con l’aggiunta di un neon “introduttivo”, sulla quale ognuno di loro può esprimersi in totale libertà, senza seguire un tema pre-ordinato.

Le date

La mostra sarà visitabile dal 22 giugno al 29 luglio 2017 nei seguenti orari: da martedì a sabato, 11.00 - 19.00 - Chiusa domenica e lunedì -

Dove

Ad ospitare l'esposizione, la Galleria Giovanni Bonelli di Milano, in via Porro Lambertenghi, 6

Perché è importante

Le opere dei 4 artisti confluiscono in  “un’opera totale”, che può essere vista ma anche ascoltata e apprezzata in momenti successivi: dei cd posizionati in appositi totem, per esempio, rendono concreti i riferimenti musicali degli artisti in mostra

Il titolo della mostra

Come ricorda il curatore, “Per il filosofo francese  Deleuze essere un “idiota” significa semplicemente non sapere quello che tutti sanno o quanto meno non darlo per scontato (…) L'idiota, che non da’ nulla per scontato, è forse una delle persone più rivoluzionarie di sempre (…)”

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