Cosa c’è dentro il nuovo Huawei Experience Store di Milano

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Roberto Catania

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Da quando Huawei ha capito che oltre a costruire reti può essere anche una realtà che può competere - e bene - con tutti i più grandi produttori di telefonini e prodotti hi-tech, il suo approccio al marketing è radicalmente cambiato. Lo si capisce dalla quantità di affissioni pubblicitarie che si vedono ormai in ogni angolo delle grandi città ma anche da tutte le varie iniziative che mirano a creare una relazione più intima con il consumatore.

Rientra fra queste l’apertura del nuovo flagship store, inaugurato oggi all’interno dell’avveniristico CityLife Business & Shopping District di Milano, di fatto il primo vero tentativo della casa cinese di trovare - anche in Italia - un punto fisico di contatto con i suoi clienti. Qualcosa di più di un semplice negozio fisico nel quale vedere ed eventualmente acquistare i prodotti della casa, dunque, ma uno spazio costruito per creare un’esperienza interattiva con il mondo Huawei, ci spiega Isabella Lazzini, 33 anni, un passato in Apple e oggi Retail Director CBG di Huawei Italia.

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Non a caso Huawei parla di Experience Store, una sorta di spazio esperienziale nel quale i clienti potranno fra le altre cose customizzare il proprio dispositivo (mediante stampe serigrafate sulla scocca o sulla cover), avere consulenze tecniche per la risoluzione dei problemi e seguire alcuni corsi gratuiti: si va dalle lezioni di lingua al corso di fotografia, dall’insegnamento della programmazione ai bambini alle sessioni di fitness. Il tutto - naturalmente - sfruttando il supporto offerto dai dispositivi Huawei.

Il concept dello store milanese, completamente differente da tutti gli altri punti vendita che la società ha aperto in Cina e nel resto del mondo, si caratterizza per il gigantesco muro luminoso sul quale vengono proiettate a loop video e immagini di atmosfera, i numerosi richiami al simbolo della società (persino la forma dei tavoli espositori si ispira ai petali del fiore Huawei) e per la presenza di una serie di display interattivi programmati per guidare il consumatore nella scelta dei prodotti e in una seri di percorsi di conoscenza delle attività del brand.

Otto, per il momento, gli impiegati all’interno dello store, ragazzi di età compresa fra i 28 e i 35 anni, con competenze diversificate.

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