Heysel, 3 libri per ricordare la tragedia


'Quella notte all’Heysel', di Emilio Targia

Sperling & KupferQuella notte all'Heysel

Il giornalista Emilio Targia ci accompagna in un appassionato e commovente racconto del prima, durante e dopo i fatti di quella tragica notte belga. Testimone diretto, l’autore cerca di comprendere il significato della assurda morte di 39 persone, durante una manifestazione che dovrebbe in realtà essere la pacifica dimostrazione della bontà della passione sportiva. Lo sconforto, la rabbia e la disillusione espresse in queste pagine sono tutte sensazioni palpabili e dolorose, ma capaci di mantenere viva la memoria al di là di qualsiasi ipocrita demagogia.

Emilio Targia
Quella notte all’Heysel
(Sperling & Kupfer)
175 pagine

'Il giorno perduto', di Gian Luca Favetto e Anthony Cartwright

66th And 2nd Il giorno perduto

Il viaggio è il tema portante di questo romanzo scritto a quattro mani da un italiano e da un inglese. E questa dualità la si incontra anche nei personaggi del libro: da una parte i tifosi juventini Mich, Miranda, Charlie e Angelo, sulla loro R4 verso il Belgio. Dall’altra Monk, tifoso del Liverpool taciturno e con diversi problemi a casa, anche lui diretto alla Grand Place di Bruxelles, il luogo dove cambieranno parecchie cose per tutti.

Gian Luca Favetto, Anthony Cartwright
Il giorno perduto
(66th And 2nd)
329 pagine

'La notte dell’innocenza', di Mario Desiati

RizzoliLa notte dell'innocenza

Racconto autobiografico di chi il 29 maggio 1985 aveva solo otto anni, e assistette alla finale tra Juventus e Liverpool a casa, di fronte al televisore. Mario Desiati ricostruisce con precisione chirurgica la diretta che coinvolse milioni di spettatori, tutti i momenti di quella partita surreale, provando a riflettere su ciò che può aver consegnato al futuro quella orribile tragedia.

Mario Desiati
La notte dell’innocenza
(Rizzoli)
181 pagine

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