Dopo tanto tribolare, nasce il governo di Matteo Renzi. Secondo la vulgata nazionale, dovrebbe essere il primo esecutivo della Terza Repubblica, con il Rottamatore che avrebbe dovuto essere il protagonista principale.

Infatti, quando tutto è cominciato, erano in molti a osannare la ventata di freschezza e di ringiovanimento della politica. Fatto sta, che nel momento in cui l’ex sindaco di Firenze ha ricevuto l’incarico dal Capo dello Stato, sono cominciati i veri problemi; quelli che, con immarcescibile puntualità, si ripetono e si tramandano dal giorno in cui l’Italia è diventata una Repubblica.

Prima ci sono le consultazioni, poi ci sono gli accordi con i probabili alleati, quindi il toto-ministri (o mercato delle vacche), poi arrivano i sottosegretari (mercato dei vitelli) e, quando sembra giunto il momento di cominciare a lavorare, iniziano gli spifferi sulla durata del governo.

Ora, per non andare troppo in là con gli anni, abbiamo analizzato i governi della Seconda Repubblica, naturalmente al netto di rimpasti, per realizzare un primo termine di paragone con il nuovo che avanza.