Lifestyle
February 08 2017
I maschi non piangono, almeno su Twitter, Whatsapp e Facebook. Parola degli stessi social che, analizzati, mostrano come gli uomini non facciano ricorso alle emoji che hanno lacrime. A dimostrarlo è stata una ricerca, condotta da Brandwatch monitorando i social principali e il modo di comunicare su di essi. Gli studiosi hanno così scoperto che, mentre per le donne (61,7%) su Twitter le "faccine" più utilizzate sono quelle le lacrime, come quella che indica la risata a crepapelle, gli uomini sono piuttosto restii a comunicare tramite questa emoji. Anche il ricorso al gattino che piange risulta tre volte maggiore per le donne rispetto agli uomini (75,1% contro il 24,9%) e rappresenta proprio l'emoticon più usata in assoluto dall'universo femminile.
Tra le altre scoperte, i ricercatori hanno constato che le donne sono più inclini degli uomini anche all'uso di faccine che indicano i mostri: se le emoji del diavoletto viola o rosso sono presenti in misura più o meno pari nelle comunicazione di uomini e donne (con il gentil sesso che usa di più quello contrariato), i maschi fanno maggior ricorso alle emoticon solo quando si tratta di quelle che indicano il robot (58,3% per gli uomini, contro il 41,7%) delle donne. Secondo gli esperti questo è motivato dal fatto che l'immagine di un robot rappresenta una emoji più "fredda" e con un maggior tasso di mascolinità. L'altra "faccina" che viene preferita dall'universo maschile è poi quella del dj, così come l'immagine delle melanzane è davvero più presente nei tweet maschili: 56% rispetto al 44%.
Un'ultima curiosità: c'è un'altra emoji che è più presente nelle chat femminili e si tratta di quella che indica gli escrementi: secondo la ricerca è usata dal 53% delle donne, contro il 47% degli uomini.