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August 14 2017
Alla Reggia di Venaria prosegue un percorso di riscoperta della pittura dell’Ottocento e di uno dei suoi esponenti più internazionali, Giovanni Boldini, percorso iniziato con le esposizioni a lui dedicate al China World Art Museum di Pechino, all’Ermitage di San Pietroburgo e al Complesso Monumentale del Vittoriano di Roma. L’esposizione raccoglie oltre cento opere del maestro ferrarese protagonista della Belle Époque ed è affiancata da due sezioni pensate per illustrare il contesto culturale in cui l’artista operò
La mostra è visitabile dal 29 luglio 2017 al 29 gennaio 2018.Per info dettagliate su orari, giorni e aperture straordinarie, consultare il sito La Venaria
Ad ospitare l'esposizione - prodotta e organizzata da La Venaria Reale con Arthemisia e curata da Tiziano Panconi e Sergio Gaddi - la spettacolare Reggia di Venaria - Sale delle Arti, a Venaria Reale, Torino
Nelle sale della Reggia, accanto a capolavori assoluti di Giovanni Boldini e ben noti al pubblico - come gli ormai iconici ritratti di Emiliana Concha de Ossa e Gabrielle de Rasty, solo per citarne alcuni - si collocano le ambientazioni cittadine e i nudi: in ognuno di essi c’è la sua immensa energia e inconfondibile potenza espressiva.
L’esposizione ricostruisce, passo dopo passo, il geniale percorso artistico del grande maestro italo-francese attraverso 4 sezionitematiche, fondamentali per capirne la parabola espressiva
La mostra, inoltre, presenta anche 26 opere di artisti contemporanei di Boldini, quali Cristiano Banti, Vittorio Matteo Corcos,Giuseppe De Nittis, Antonio de La Gandara, Paul-César Helleu, Telemaco Signorini, Ettore Tito, FederigoZandomeneghi.
Giovanni Boldini non è stato solo uno dei protagonisti assoluti dela "Belle Époque" o solo il geniale anticipatore della modernità novecentesca, ma l'artista che nelle sue opere ha reso ed esaltato la bellezza femminile, svelando l’anima più intima e misteriosa delle nobili dame dell’epoca
Nato a Ferrara nel 1842, il passaggio fondamentale per la sua carriera di artista lo compie nel 1862, quando si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze: nella città toscana frequenta il celebre "Caffè Michelangelo", meta degli artisti cittadini ed entra in contatto con i Macchiaioli, il gruppo di artisti che nell’Ottocento sfidò l’establishment culturale per innovare la pittura in Italia.
Trasferitosi a Parigi e poi a Londra, Boldini riuscì ad entrare nei "salotti buoni" europei, fino a diventare uno dei ritrattisti più richiesti dell'epoca. Quando, nel 1872, si stabilisce definitivamente nella capitale francese, Boldini è oramai un artista affermato, conteso dagli aristocratici ma soprattutto dalle nobildonne dell’epoca che, oltre a posare volentieri per lui, spesso ne diventano amanti, come accade con la bella contessa Gabrielle de Rasty, ritratta in pose più o meno provocanti.
Con la fine della Belle Epoque e i mutamenti sociali che sfociarono nel Primo conflitto mondiale, l’attività artistica di Boldini fu meno intensa, anche se non mancarono i riconoscimenti: nel 1919 l’artista viene infatti insignito della Légion d’honneur e del titolo di grande ufficiale della Corona d’Italia. Boldini si spense a Parigi nel 1931