I giovani? Pigri come sessantenni

I giovani 2.0 sono troppo pigri. Sono connessi, iperconnessi, aggiornatissimi sulle ultime novità tecnologiche e in grado di muovere le dita a una velocità impensabile per i loro genitori e nonni, ma sono anche troppo sedentari. E' quanto emerge da una ricerca, condotta dalla John Hopkins Bloomberg School of Public Health, pubblicata sulla rivista Preventive Medicine, secondo la quale i 19enni di oggi fanno la stessa attività fisica dei 60enni. "I livelli di attività di un adolescente sono allarmanti - ha commentato Vadim Zipunnikov, che ha seguito lo studio - A 19 anni sono paragonabili a dei 60enni".

"Maglia nera" alle bambine

In un'epoca nella quale smartwatch e fitwatch sono in grado di monitorare ogni tipo di attività che viene svolta da chi li indossa, comunicando persino calorie, tipo di sport che si pratica e frequenza cardiaca, ecco che i ragazzi (ma anche i bambini) sono diventati più sedentari. Troppo, secondo gli esperti, che avvertono del rischio obesità. Solo il 25% dei bambini di età compresa tra i 5 e i 17 anni, infatti, fa attività fisica per almeno un'ora al giorno; la percentuale sale al 50% se si prendono in considerazione le bambine tra i 6 e gli 11 anni. Tra gli adolescenti maschi, poi, solo 1 su 2 segue la raccomandazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, che indica proprio in 60 minuti il tempo minimo da dedicare al movimento fisico. Nel caso delle femmine la percentuale di "pigre" arriva al 75%.

Giovani pigri, gli adulti invece...

Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori americani hanno fatto indossare per una settimana alcuni dispositivi in grado di monitorare il movimento a oltre 12.500 giovani, il 44% dei quali maschi. I risultati più preoccupanti sono arrivati dai più giovani, mentre gli studiosi hanno potuto constatare un aumento dei livelli di attività tra gli adulti e soprattutto tra gli uomini. I partecipanti sono stati infatti suddivisi in cinque gruppi di età: bambini (6-11 anni), adolescenti (12-19), giovani adulti (20-29), adulti (31-59) e anziani (fino a 84 anni).

Se i giovani sono risultati ben al di sotto dei livelli previsti dall'OMS, sono invece gli adulti (specie gli uomini) quelli che si dimostrano più propensi all'attività fisica, soprattutto ad alta intensità, almeno fino ai 35-40 anni. Superata questa età, invece, i maschi iniziano a impigrirsi rispetto alle femmine, mantenendo poi lo stesso trend anche superati i 60 anni.  

Il "record negativo" in Australia

Si tratta comunque di dati che non riguardano solo la popolazione americana, perché pochi mesi fa uno studio analogo condotto in Australia ha "bocciato" i giovani assegnando loro una "D meno" (paragonabile a un 5- in numeri) in quanto ad attività fisica condotta, ben al di sotto dei bambini neozelandesi (forti di una "B meno"). Un punteggio, quello degli australiani, che li colloca tra i peggiori al mondo.


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