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Giornata della Memoria, Netanyahu: "Ancora odio contro gli ebrei"

"In Europa e altrove gli ebrei sono di nuovo colpiti per il solo fatto di essere ebrei. Nel mondo le comunità ebraiche vivono in una paura crescente". Le parole del premier israeliano Benyamin Netanyahu sono arrivate ieri, alla vigilia del Giorno della Memoria che oggi, anniversario della liberazione del campo di Auschwitz, viene celebrato in tutto il mondo.

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Giornata della Memoria, le celebrazioni del 2015

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Oswiecim, Polonia, 26 gennaio 2015. Ronald Lauder, Presidente del Congresso mondiale ebraico, attende l'arrivo di un gruppo di sopravvissuti all'ingresso del campo di concentramento Auschwitz I.

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Oswiecim, Polonia, 26 gennaio 2015. Rose Schindler, 85 anni, sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, e il marito Max, sopravvissuto al vicino campo di Plaszow, mostrano i numeri di matricola che i nazisti tatuarono sulle loro braccia. Rose giunse ad Auschwitz nel 1944, 14enne, condotta qui dall'allora Cecoslovacchia. Vi trascorse 3 mesi, durante cui la madre, il padre e le sorelle vennero assassinate. Lei e Max, un ebreo tedesco di Cottbus, si incontrarono poco dopo la guerra, entrambi rifugiati in Gran Bretagna, e lì si sposarono.

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Oswiecim, Polonia, 26 gennaio 2015. Doris Krinsky abbraccia la madre, Mascha Schainberg, che giunse prigioniera ad Auschwitz all'età di 14 anni. Oggi vive in Sudafrica.

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Oswiecim, Polonia, 26 gennaio 2015. Un gruppo di sopravvissuti posano per una foto sotto la tristemente celebre scritta "Arbeit Macht Frei" (Il lavoro rende liberi), all'ingresso del campo di concentramento di Auschwitz I.

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Oswiecim, Polonia, 26 gennaio 2015. Johnny Pekats, che venne rinchiuso nel campo di Auschwitz quando aveva 14 anni, sopravvissuto allo sterminio si trasferì a New York.

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Oswiecim, Polonia, 26 gennaio 2015. Mascha Schainberg, imprigionata ad Auschwitz quando aveva 14 anni, vive oggi in Sudafrica.

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Oswiecim, Polonia, 26 gennaio 2015. Sam Beller, sopravvissuto ad Auschwitz, mostra il numero di matricola tatuato dai nazisti sul suo braccio.

Giornata della Memoria, le celebrazioni del 2015

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Oswiecim, Polonia, 26 gennaio 2015. Un gruppo di sopravvissuti attraversano il campo di concentramento di Auschwitz coperto di neve.

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Oswiecim, Polonia, 26 gennaio 2015. Il sopravvissuto Jack Rosenthal, oggi statunitense, cammina attraverso il campo di concentramento di Auschwitz coperto di neve.

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Oswiecim, Polonia, 26 gennaio 2015. Il sopravvissuto Johnny Pekats, oggi statunitense, visita un forno crematorio dell'ex campo di concentramento nazista di Auschwitz.

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Oswiecim, Polonia, 26 gennaio 2015. Mordechai Ronen, sopravvissuto allo sterminio nazista, oggi cittadino statunitense, sopraffatto dall'emozione al suo arrivo al campo di concentramento di Auschwitz, accolto dal Presidente del Congresso mondiale ebraico Ronald Lauder. Ronen aveva 11 anni quando giunse nel campo, dove perse la madre e la sorella.

Giornata della Memoria, le celebrazioni del 2015

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Oswiecim, Polonia, 26 gennaio 2015. Igor Malicky di Cracovia, 90 anni, immerso nei suoi pensieri durante la visita al campo di concentramento Auschwitz I.

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Oswiecim, Polonia, 26 gennaio 2015. La scritta "Arbeit macht frei" (Il lavoro rende liberi) campeggia sul cancello di ingresso del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau.

Parole che tengono conto di quanto è successo in questi ultimi tempi: "assistiamo - ha aggiunto in un videomessaggio postato su Facebook - ad un antisemitismo diretto contro i singoli ebrei. Vediamo un odio collettivo contro gli ebrei, contro lo Stato ebraico". In questo diffondersi del virus Netanyahu ha addossato la responsabilità agli estremisti islamici che "incorporano il più oltraggioso antisemitismo nelle loro dottrine omicide. L'abbiamo visto a Gaza, a Raqqa e a Teheran". Ma non solo, il premier di Israele ha additato anche "rispettati opinion leader dell'occidente che hanno cominciato ad infettarsi con l'odio verso il popolo ebraico e Israele".

E se a Gerusalemme sarà Yad Vashem, il Mausoleo della Memoria, il centro delle manifestazioni, non meno importante è il fatto che oggi il presidente Usa Barack Obama parteciperà nell'ambasciata di Israele a Washington alla cerimonia in onore dei Giusti tra le Nazioni. È il primo evento in assoluto - ha ricordato Yad Vashem - dedicato ai riconoscimenti per i Giusti americani che si svolge negli Usa. "Siamo grati al presidente Obama per la sua partecipazione - ha detto Avner Shalev che guida Yad Vashem - L'eredità dei Giusti serve di ispirazione a tutti noi, dimostrando che gli essere umani possono sempre scegliere tra il bene e il male".

In Israele sono anche numerose le iniziative organizzate dalle istituzioni italiane: tra queste il momento centrale sarà la cerimonia allo Yad Vashem dove alle 14.30 l'Ambasciatore italiano, Francesco M. Talo' deporrà una corona di fiori presso la Tenda della Rimembranza. Subito dopo nell'Auditorium di Yad Vashem ci sarà un incontro su come trasmettere la Memoria di generazione in generazione.(ANSA) 

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