La Giornata della memoria nel mondo - Foto

EPA/ANDRZEJ GRYGIEL
27 gennaio 2017. L'arrivo di un gruppo di sopravvissuti nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, in Polonia, per le celebrazioni della Giornata della memoria.
EPA/ANDRZEJ GRYGIEL
27 gennaio 2017. Nel 72° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, in Polonia, un gruppo di sopravvissuti celebra la Giornata della memoria di fronte al "Muro della morte", davanti al quale furono fucilati almeno 20 mila prigionieri.
EPA/ANDRZEJ GRYGIEL
27 gennaio 2017. Nel 72° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, in Polonia, un gruppo di sopravvissuti celebra la Giornata della memoria di fronte al "Muro della morte", davanti al quale furono fucilati almeno 20 mila prigionieri.
EPA/ANDRZEJ GRYGIEL
27 gennaio 2017. Nel 72° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, in Polonia, un gruppo di sopravvissuti celebra la Giornata della memoria di fronte al "Muro della morte", davanti al quale furono fucilati almeno 20 mila prigionieri.
EPA/ANDRZEJ GRYGIEL
27 gennaio 2017. Un gruppo di sopravvissuti partecipa all'inaugurazione dell'esposizione intitolata "Archeologia" presso l'ex campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, in Polonia, nel 72° anniversario della sua liberazione.
EPA/ANDRZEJ GRYGIEL
27 gennaio 2017. Una sopravvissuti all'Olocausto visita l'esposizione intitolata "Archeologia" presso l'ex campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, in Polonia, nel 72° anniversario della sua liberazione.
EPA/ANDRZEJ GRYGIEL
27 gennaio 2017. Sopravvissuti all'Olocausto visitano l'esposizione intitolata "Archeologia" presso l'ex campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, in Polonia, nel 72° anniversario della sua liberazione.
ANSA/ ETTORE FERRARI
27 gennaio 2017. L'intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia per la Giornata della memoria al Quirinale, Roma.
ANSA/ ETTORE FERRARI
27 gennaio 2017. L'intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia per la Giornata della memoria al Quirinale, Roma.
ANSA/ ETTORE FERRARI
27 gennaio 2017. Il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, durante la cerimonia commemorativa del Giorno della Memoria al Quirinale, Roma.
Sean Gallup/Getty Images
27 gennaio 2017. L'attore Sebastian Urbanski, affetto dalla sindrome di Down, legge una lettera di Ernst Putzki, un uomo con disagio psichico internato e ucciso dai nazisti, di fronte ai membri del Bundestag a Berlino, in Germania, durante le commemorazioni della Giornata della memoria. La Germania ha incentrato le commemorazioni di quest'anno sulle circa 100 mila vittime con malattie mentali trucidate durante il regime hitleriano.
Sean Gallup/Getty Images
27 gennaio 2017. L'attore Sebastian Urbanski, affetto dalla sindrome di Down, legge una lettera di Ernst Putzki, un uomo con disagio psichico internato e ucciso dai nazisti, di fronte ai membri del Bundestag a Berlino, in Germania, durante le commemorazioni della Giornata della memoria. La Germania ha incentrato le commemorazioni di quest'anno sulle circa 100 mila vittime con malattie mentali trucidate durante il regime hitleriano.
ANSA/ MAURIZIO DEGL INNOCENTI
27 gennaio 2017. Una corona in memoria delle vittime del nazismo viene deposta presso il binario 16 della stazione di Santa Maria Novella a Firenze, durante la celebrazione della Giornata della Memoria.
ANSA/ MAURIZIO DEGL INNOCENTI
27 gennaio 2017. Una corona in memoria delle vittime del nazismo deposta presso il binario 16 della stazione di Santa Maria Novella a Firenze, durante la celebrazione della Giornata della Memoria.
Lior Mizrahi/Getty Images
26 gennaio 2017. Un uomo in visita allo Yad Vashem, il museo memoriale della Shoah a Gerusalemme, in Israele, alla vigilia della Giornata della memoria.
Lior Mizrahi/Getty Images
26 gennaio 2017. VIsitatori nella "Sala di nomi" dello Yad Vashem, il museo memoriale della Shoah a Gerusalemme, in Israele, alla vigilia della Giornata della memoria.
Lior Mizrahi/Getty Images
26 gennaio 2017. VIsitatori nella "Sala di nomi" dello Yad Vashem, il museo memoriale della Shoah a Gerusalemme, in Israele, alla vigilia della Giornata della memoria.
Lior Mizrahi/Getty Images
26 gennaio 2017. Il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu parla ai membri dei corpi diplomatici in Israele all'interno della sinagoga dello Yad Vashem a Gerusalemme, in Israele, alla vigilia della Giornata della memoria.
Jack Taylor/Getty Images
26 gennaio 2017. Da sinistra: Amouna Abdelbarl Eisa Adam, sopravvissuta al genocidio in Darfur; Safet Vukalic, sopravvissuto al genocidio in Bosnia; Eric Eugene Murangwa, sopravvissuto al genocidio in Ruanda; Sophari Ashley, sopravvissuta al genocidio in Cambodia; Ladislav Balaz, presidente del Netowrk europeo per l'inclusione dei Rom e la sopravvissuta all'olocausto Lily Ebert accendono a turno una candela durante una cerimonia in occasione della Giornata della memoria presso il Queen Elizabeth II Conference Centre di Londra.

Nella data simbolica del 27 gennaio, anniversario della liberazione del campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau, avvenuta nel 1945 con l'ingresso delle truppe dell'Armata Rossa, si celebra in molti luoghi del mondo la Giornata della memoria.

Una risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005 ha individuato questo giorno per commemorare tutte le vittime della Shoah: il popolo ebraico e tutte le altre minoranze perseguitate dal nazismo, i Rom e i Sinti, gli omosessuali, i Testimoni di Geova, i malati psichici e i deportati militari e politici nei campi nazisti.

Fulcro delle celebrazioni odierne sono lo stesso campo di concentramento di Auschwitz e lo Yad Vashem, il Mausoleo della Memoria di Gerusalemme.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso di una commemorazione al Quirinale ha fra l’altro detto:

"La realtà dei campi di sterminio va oltre l'umana comprensione e oltre i limiti delle possibilità di espressione. Intellettuali, filosofi, storici, artisti hanno dibattuto a lungo sulla reale impossibilità di descrivere pienamente, il sistema Auschwitz: "il silenzio di Dio", evocato da Elie Wiesel, "l'esilio della parola" di cui parla André Neher, per esempio.

Non possiamo però nasconderci - ha aggiunto Mattarella - dietro questa difficoltà di spiegare; non può essere un ostacolo al nostro diritto-dovere di conoscere, indagare, studiare, riflettere. E prevenire. “Nulla deve fermare la nostra volontà di ricordare, anche se ci provoca tuttora orrore e dolore".

Ancora oggi - ha aggiunto il presidente - dobbiamo chiederci: com’è possibile che, sotto forme diverse - che vanno dal negazionismo, alla xenofobia, all'antisionismo, a razzismi vecchi e nuovi, al suprematismo, al nazionalismo esasperato, al fanatismo religioso - com’è possibile, ripeto, che ancora oggi si sparga e si propaghi il germe dell'intolleranza, della discriminazione, della violenza?".

LEGGI ANCHE:

YOU MAY ALSO LIKE