Gianni Croce: 40 anni di fotografie in mostra a Piacenza

Gianni Croce, Donna con cappello piumato
Gianni Croce
Donna con cappello piumato, anni '20.
Gianni Croce
Liceo Ginnasio Gioia, lo scalone, 1938.
Gianni Croce
Signora in abito bianco, 1930.
Gianni Croce
Muntà di Ratt, Piacenza, anni '40.
Gianni Croce
Liceo Ginnasio Gioia, il cortile, 1938.
Gianni Croce
Studio di ritratto, anni' 20.
Gianni Croce
Stradone Farnese, anni '50.
Gianni Croce
Contessa Nasalli Rocca, anni '30.
Gianni Croce
"Dux" ferreo e lettere alfabetiche, anni '30.
Gianni Croce
Muntà di Ratt, Piacenza, anni '40.
Gianni Croce
Sulla terrazza della Gioventù italiana del littorio (G.I.L.).
Gianni Croce
Gianni Croce, Sant'Agnese, anni '50.
Gianni Croce
"Marcia su Roma", anni '30.
Gianni Croce
Lancio del giavellotto, anni '30.

Inaugura il 9 aprile presso lo spazio Ex Enel di Piacenza la mostra antologica La vita moderna. Gianni Croce. Fotografie 1920-1960 dedicata all'opera del fotografo cantore del '900 piacentino.

L'esposizione presenta 100 fotografie e lastre originali e un video documentario, realizzati da Gianni Croce nei suoi primi quarant’anni di lavoro: dal 1921, anno in cui apre lo studio in corso Vittorio Emanuele a Piacenza, fino alla prima metà degli anni sessanta.

Il percorso espositivo, suddiviso in sette sezioni, affronta le principali tematiche indagate da Croci nel corso della sua lunga carriera: le architetture piacentine, rappresentate oltre il nudo elemento costruttivo (dal Liceo Gioia di Mario Bacciocchi al Liceo Scientifico di Luigi Moretti, alla Galleria Ricci Oddi, dalla cripta del Duomo al refettorio del Collegio Alberoni); i ritratti, databili tra gli anni '20 e '30 del secolo scorso in cui, in cui sullo sfondo della città fa posare personaggi veri, con il loro preciso ruolo sociale; il sabato fascista, ossia le manifestazioni ginniche del Ventennio; o ancora la Città invisibile, con scorci privi di figure umane e con forti contrasti di luci e ombre, e i Minimi sguardi,un racconto della ripresa civile ed economica degli anni ‘50 e ‘60.

La mostra è accompagnata da installazioni video e da un documentario con interviste sulla figura umana e professionale di Croce, realizzato dal regista Roberto Dassoni.

Accampoagna la mostra un catalogo pubblicato dall'Archivio Fotografico Croce di Maurizio Cavalloni, con testi di Donatella Ferrari e Daniele Panciroli.

La vita moderna. Gianni Croce. Fotografie 1920-1960
a cura di Donatella Ferrari, Roberto Dassoni e Maurizio Cavalloni
9 aprile - 29 maggio 2016
Spazio Ex Enel 
via Santa Franca 56 Piacenza

La mostra è promossa dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, col patrocinio del Comune di Piacenza, in collaborazione con il Museo per la Fotografia e la Comunicazione visiva di Piacenza.

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