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Genova di nuovo allagata: dopo l'acqua, rabbia e polemiche

Come nel 2011, con la Protezione Civile (già travolta dalle polemiche per quanto accaduto) che ha confermato l'allerta 2 - la più alta - fino alle 24 di lunedì: Genova ha vissuto la sua seconda notte di terrore sotto vere e proprie bombe d'acqua che hanno allagato molte zone della città trasformando le strade in torrenti ed hanno invaso di nuovo scantinati e negozi. Sottopassi chiusi, viabilità critica.

In Valbisagno Protezione Civile, vigili del fuoco e polizia municipale hanno fatto scattare l'allerta massima suonando le sirene per segnalare il pericolo perchè i torrenti avevano superato i livelli di guardia. I momenti di grande criticità si sono registrati tra le 2 e le 3 nel ponente dove gli allagamenti hanno interessato Sestri, Voltri, Pegli, Multedo e Borzoli dove è esondato il Rio Ruscarolo. A Voltri il torrente Leira, a Pegli il Varenna, a Cornigliano il Polcevera hanno superato i livelli di guardia. Alcuni automobilisti, che si sono trovati nelle strade allagate, sono saliti sui tettucci delle vetture e sono stati soccorsi dai vigili del fuoco.

Intorno alle 3 in Valbisagno, dove due notti fa c'e' stata l'esondazione che ha provocato anche un morto, i torrenti Fereggiano e Bisagno hanno sfiorato gli argini facendo temere per una nuova alluvione. Gli abitanti della zona, terrorizzati ed esasperati, hanno tempestato di telefonate centralini di forze dell'ordine e vigili del fuoco. In alcune zone della città, dove le strade sono in pendenza, la quantità d'acqua caduta ha avuto la forza di trascinare via cassonetti per i rifiuti e di spostare anche alcune auto.

Intorno alle 3:30 i temporali sono cessati e sono rimaste precipitazioni sparse. Per evitare che gli automobilisti in transito sull'autostrada potessero raggiungere la zona della Valbisagno, è stato chiuso il casello di Genova est.
La forte perturbazione si è poi spostata a levante su Recco, Portofino, Rapallo, Chiavari. A Rapallo il torrente Boate, nel centro della città è a rischio esondazione. Situazione critica anche per il fiume Entella e il torrente Lavagna.


Le immagini di Genova allagata

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Lo sgomento di un cittadino di genova davanti al disastro post alluvione

Le immagini di Genova allagata

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Lavori di sgombero dalle macerie a Genova, 11 ottobre 2014

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Volontari della protezione civile a Genova, 11 ottobre 2014

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Cittadini e volontari lavorano per sgomberare le macerie sulle strade accumulatesi a causa dell'alluvione a Montoggio, nell'entroterra genovese, 11 ottobre 2014

Le immagini di Genova allagata

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Cittadini e volontari lavorano per sgomberare le macerie sulle strade accumulatesi a causa dell'alluvione a Montoggio, nell'entroterra genovese, 11 ottobre 2014.

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Un volontario della Protezione civile a Genova

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I lavori di sgombero delle macerie a Genova dell'11 ottobre

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Cittadini e volontari lavorano per sgomberare le macerie sulle strade accumulatesi a causa dell'alluvione a Montoggio, nell'entroterra genovese, 11 ottobre 2014

Le immagini di Genova allagata

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Cittadini e volontari lavorano per sgomberare le macerie sulle strade accumulatesi a causa dell'alluvione a Montoggio, nell'entroterra genovese, 11 ottobre 2014.

Le immagini di Genova allagata

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Le immagini di Genova allagata

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Le immagini di Genova allagata

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Le immagini di Genova allagata

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Le immagini di Genova allagata

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Un momento dei soccorsi ai passeggeri del treno deragliato vicino a Genova


I cittadini, e soprattutto tanti giovani, si sono però riversati nelle strade per raccogliere fango e detriti, cercare di liberare negozi, case e spazi devastati dalla potenza dell'acqua. La città tenta il recupero, con forza e dignità come mostrano queste immagini.

I giovani di Genova al lavoro

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Volontari al lavoro per liberare le strade dal fango dopo l'alluvione che ha colpito Genova, 11 ottobre 2014

I giovani di Genova al lavoro

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Giovani volontari al lavoro per liberare le strade dal fango dopo l'alluvione che ha colpito Genova, 11 ottobre 2014

I giovani di Genova al lavoro

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"Non c'è fango che tenga" dice la maglietta del giovane volontario al lavoro a Genova - 11 ottobre 2014

I giovani di Genova al lavoro

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Il presidente della Cei e arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco sui luoghi dell'alluvione che ha colpito il capoluogo ligure

I giovani di Genova al lavoro

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Volontari al lavoro per liberare le strade dal fango dopo l'alluvione, nella zona di Borgo Incrociati, Genova, 11 ottobre 2014

I giovani di Genova al lavoro

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Secchi, ramazze, stivaloni in plastica e tanta forza nei giovani volontari di Genova

I giovani di Genova al lavoro

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Volontari al lavoro a Genova, 11 ottobre 2014

I giovani di Genova al lavoro

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Al lavoro i giovani di Genova

I giovani di Genova al lavoro

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Volontari al lavoro a Genova - 11 ottobre 2011

Giovedì notte

Tutto è iniziato nella notte tra giovedì e venerdì, quando a esondare con le forti piogge è stato non solo il Rio Feregiano (responsabile della precedente alluvione), ma anche il torrente Bisagno e lo Sturla. Un morto, a Borgo Incrociati, nei pressi di una fermata dell’autobus: si tratta di Antonio Campanella, un infermiere di 57 anni residente nella zona di Brignole, investito dalla piena probabilmente mentre stava rientrando a casa dal lavoro.

Nella mattinata di ieri, dopo che nella notte in una sola ora (dalle 22 alle 23) erano caduti nell'area già satura d'acqua del Bisagno circa 150 mm di pioggia, come comunicato dall'Arpal, lo scenario presentatosi agli occhi dei cittadini è esattamente quello di tre anni fa: vie allagate, auto travolte dalla piena e danni ingenti a case ed esercizi pubblici, con larga parte di Genova paralizzata, mentre il servizio ferroviario è ripreso regolarmente anche se si è registrato nel pomeriggio il deragliamento del treno Genova-Torino (con due passeggeri contusi), uscito dai binari nella frazione di Fegino probabilmente per una frana.

E sono subito scoppiate le polemiche: "L'allerta meteo per l'alluvione non è stata data perchè le valutazioni dell'Arpal basate su modelli matematici non hanno segnalato l'allarme" ha dichiarato l'assessore regionale alla protezione civile Raffaella Paita.

La situazione dunque resta molto critica (anche per effetto delle non felici previsioni meteo), con zone prive di corrente elettrica e strade ostruite dai detriti, mentre già stanno montando le polemiche per il nuovo disastro ambientale. Le autorità hanno disposto la sospensione delle scuole e dei mercati cittadini, con l'invito alla popolazione di muoversi solo in caso di strettissima necessità.

Alluvione a Genova: i video


Mentre la Procura ha già aperto un fascicolo per omicidio colposo in relazione alla morte di Antonio Campanella, il sindaco Marco Doria ha puntato il dito contro la burocrazia: "Basta ricorsi che frenano i lavori per la messa in sicurezza del Bisagno", ha affermato il primo cittadino riferendosi ai necessari interventi sul torrente in un tratto tra la stazione di Brignole e la Questura, che sono fermi da anni - pur essendoci già il finanziamento - a causa di un ricorso al Tar da parte dell'impresa arrivata seconda nella gara d'appalto.

Le giustificazioni del Comune non fermano però la rabbia e l'indignazione dei cittadini, con alcuni residenti del quartiere Fereggiano che hanno aggredito e insultato polizia municipale e tecnici della protezione civile. Da parte loro, i Vigili del Fuoco hanno invece già fatto sapere di aver proceduto al momento a più di 250 interventi. Nel frattempo la Cgil ha annullato lo sciopero generale precedentemente indetto a Genova per la giornata di mercoledì 15 ottobre.

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