Fratelli Wachowski, dopo Lana anche Andy cambia sesso e diventa donna

Windy City Times
Il Windy City Times ha pubblicato la prima foto di Lilly Wachowski dopo la transizione
Ansa/Warren Toda
Il regista Andy Wachowski prima di intraprendere il percorso di transizione
Jamie McCarthy/Getty Images
Lana Wachowski con lo stilista Marc Jacobs: la regista e scrittrice è stata la testimonial di una sua linea
Ansa
Lana Wachowski sul set di 'Jupiter - Il destino dell'universo'
Ansa/Warren Toda
Andy e Lana Wachowski presentano 'Cloud Atlas' al Toronto International Film Festival
Netflix
Sense8 dei fratelli Wachowski racconta la storia di otto personaggi di diversi luoghi e culture del mondo, tra di loro connessi in modo simbiotico.
Warner Bros.
"Jupiter - Il destino dell'universo di Andy e Lana Wachowski

A quattro anni di distanza da Larry, anche Andy Wachowski cambia sesso e rivela al mondo di essere una transgender. Entrambi i geniali fratelli registi - creatori della saga di Matrix e di serie cult come Sense8 - sono diventati donne a tutti gli effetti e dopo Lana anche il più piccolo dei Wachowski ha deciso di fare coming out, spiegando la sua transizione con una lunga lettera al Windy City Times di Chicago senza rinunciare a una nota polemica contro i media. Ecco perché.

Il coming out di Andy Wachowski

"Si è vero l'ho fatto e mia moglie Alisa Blasingame, la mia famiglia e i miei amici lo sanno". Inizia così la lettera in cui Andy Wachowski rivela al mondo di essere diventata donna e di chiamarsi Lilly. "Lo sanno anche le persone con cui lavoro e per loro non c'è nessun problema. E ho fatto questo passo anche grazie alla mia favolosa sorella che lo ha fatto prima di me. Comunque senza l'amore e il sostegno di mia moglie e dei miei amici e familiari non sarei dove sono oggi", spiega il regista. Nel 2012 fu Larry Wachowski a raccontare pubblicamente di aver cambiato genere, a dieci anni dall'inizio della transizione, abbandonato il suo nome di battesimo per diventare Lana. 

L'attacco ai media

Le sorelle Wachowski sono da sempre molto restie a parlare della propria vita privata e, più in generale, hanno sempre limitato al minimo sindacale i rapporti con la stampa. Forse per questo il coming out di Lilly è avvenuto non attraverso un'intervista ma con una lettera aperta nella qualche attacca il sistema dei media - che contribuisce alla demonizzazione delle persone trans - e rivela di essere stata avvicinata qualche tempo fa da un cronista del Daily Mail, che si è presentato alla sua porta annunciando che avrebbe scritto di lei. Un outing forzato, che la regista ha voluto evitare: "Sapevo che a un certo punto avrei dovuto fare coming out. Volevo però solo un po' più di tempo per riordinarmi le idee e sentirmi più a mio agio nel fare questa cosa: ma a quanto pare non sono stata io a deciderlo".  

La transizione per diventare Lilly 

La notizia del cambio di sesso di Andy Wachowski in poche ore ha fatto il giro del mondo, così come la missiva pubblicata dal Windy City Times, che si occupa di tematiche Lgbt, nella quale Lilly spiega quanto sia difficile essere transgender e quanti ostacoli trovi ogni giorno chi intraprende questo percorso. "Io sono una persona fortunata - spiega - La mia famiglia mi sostiene, e ho i mezzi per permettermi dottori e terapisti che mi hanno dato la possibilità di sopravvivere a questo processo. Le persone transgender che non hanno sostegno o soldi o privilegi, non hanno questo lusso e molti non sopravvivono".

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