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Le frasi celebri del 2012

ANSA/FRANCO SILVI

“Vada a bordo, cazzo!” E' l'ordine intimato la sera del naufragio della Costa Concordia, il 13 gennaio, dal capitano della Capitaneria di Porto Gregorio Maria De Falco al comandante della nave Francesco Schettino mentre quest'ultimo tentava di darsi alla fuga. La registrazione audio della conversazione farà il giro del mondo suscitando un'indignazione planetaria.


ANSA/TONY VECE

“I giovani devono abituarsi all'idea che non avranno un posto fisso per tutta la vita, del resto, diciamo la verità, che monotonia un posto fisso per tutta la vita. E' più bello cambiare, avere delle  sfide”. Lo dice il premier Mario Monti il 1 febbraio ospite della trasmissione Matrix su Canale 5. Il web si scatena, tutti contro Monti, corale la replica: “Ma l'alternativa qual è?”


ANSA/MASSIMO PERCOSSI

“Ho le carte, parlavano di 35 millimetri”. Travolto da “cumuli” di polemiche per la pessima gestione della Capitale sotto la neve del 3 febbraio, il sindaco Gianni Alemanno si difende così scaricando la responsabilità sulla Protezione Civile. Che lo sbugiarda: “Qualsiasi tecnico del Comune sa che 35 mm di pioggia sono equivalenti a 35 cm di neve nelle previsioni meteo”.


"Terremoto nel Nord Italia...Ci scusiamo per i disagi, ma la Padania si sta staccando. (La prossima volta faremo più piano)". E' il commento choc postato dall'esponente leghista Stefano Venturi la mattina del 20 maggio dopo la scossa sismica che sconvolse l'Emilia Romagna. Travolto dalle polemiche, Venturi è costretto a dimettersi dal suo incarico di segretario cittadino di Rovato, in provincia di Brescia.


ANSA/MASSIMO PERCOSSI

“In carcere non credo che troverò gente peggiore di quella che ho frequentato in regione e nel partito. Anzi". Lo dice all'Ansa il 2 ottobre l'ex capogruppo Pdl alla Regione Lazio Franco Fiorito poco prima di essere portato nel carcere romano di Regina Coeli con l'accusa di essersi impossessato di oltre 1.200.000 euro destinati all'attività del gruppo.


ANSA/ALESSANDRO DI MEO

“I giovani escono dalla scuola e devono trovare un'occupazione, devono anche non essere troppo choosy, come dicono gli inglesi (schizzinosi)”. E' la frase pronunciata dal ministro del Lavoro Elsa Fornero il 22 ottobre in occasione di un convegno a Milano e che scatena furiose polemiche soprattutto sulla rete che le si rivolta contro.


ANSA PHOTO

“Che ci importa dello spread?” E' la domanda retorica di Silvio Berlusconi a “La telefonata” di Maurizio Belpietro su Canale 5 dell'11 dicembre. E a proposito di spread fa il giro del web anche il video della battuta di Mario Monti a Uno Mattina: “Mio nipote all'asilo lo chiamano Spread”.


ANSA / MATTEO BAZZI

"Non bisogna essere particolarmente preparati per fare politica”. Lo svela la consigliera regionale della Lombardia Nicole Minetti in un'intervista del 7 ottobre di Alessio Vinci a 'Domenica Live' su Canale 5. L'ex igienista dentale aveva fatto parlare di sé anche per un'altra frase questa volta stampata su una maglietta con cui era stata fotografata in giro per Milano: “Senza t-shirt sono ancora meglio”.


ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

"Cari amici, è con gioia che mi unisco a voi, grazie per la vostra generosa risposta, vi benedico di cuore". E' il primo cinguettio che il 12 dicembre Papa Benedetto XVI lancia su Twitter, in italiano (attraverso il suo account @pontifex_ita) e in altre 14 lingue. Negli stessi giorni a scatenare le polemiche è però la frase del papa su aborto, eutanasia e unioni gay definite “una minaccia per la pace”.


ANSA/MAURIZIO DEGL ' INNOCENTI

“Il punto G, quello che ti dà l'orgasmo nei salotti dei talk show. L'atteso quarto d'ora di celebrità di Andy Warhol”. E' l'anatema scagliato da Beppe Grillo il 31 ottobre sul suo blog contro la consigliera comunale di Bologna del Movimento 5 Stelle Federica Salsi all'indomani della sua  partecipazione alla trasmissione televisiva di Rai 3 “Ballarò” il 30 ottobre .


Incitamenti, battute, freddure, gaffes. Il 2012 che sta per finire ha regalato come ogni anno delle frasi che resteranno nella memoria di tutti. Ecco quelle che per la redazione di panorama.it sono state le più significative (a partire dall'indimenticabile "Vada a bordo, cazzo!" gridato dal Comandante della Capitaneria di Porto di Grosseto, Gregorio De Falco al Comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, che aveva abbandonato la nave poco dopo il naufragio al largo dell'Isola del Giglio)

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