Tecnologia
December 11 2014
Sono i migliori smartphone dell'anno. I più desiderati. E ovviamente anche i più costosi. Apple iPhone 6, Samsung Galaxy S5, Htc One M8, Sony Xperia Z3, Nokia Lumia 930, Huawei Ascend P7 e Motorola Moto X: per loro c'è chi ha passato notti insonni a leggere anteprime, recensioni, confronti e qualsiasi altro contenuto capace di offrire un minimo di orientamento all'acquisto. Del resto quando si spendono fior fior di quattrini (si va dai 399 euro dell'Ascend P7 ai 739 euro dell'iPhone 6) nessuno ha voglia di “toppare".
Fra i vari componenti sui quali ogni buon consumatore concentra di norma le sue attenzioni c'è ovviamente la fotocamera. I telefonini intelligenti, lo dicono le statistiche, sono sempre di più le nostre prime macchine fotografiche. Per ragioni di praticità, certo, ma non solo. Basta prendere in mano un modello di ultima generazione per rendersi conto dell'evoluzione compiuta negli ultimi anni: quelle che un tempo erano miniature sfocate, sovrasposte e piene di grana oggi sono foto nitide, luminose, realistiche.
In questo approfondimento proveremo a capire quale, fra i modelli top di gamma usciti quest'anno, offre le migliori prestazioni fotografiche. Una vera e propria sfida all'ultimo scatto per decretare il cameraphone del 2014.
Dotazione
Cominciamo dando uno sguardo alle specifiche tecniche dei componenti chiave dell’attrezzatura fotografica, ovvero sensori, lenti e flash. Dall'analisi emergono due scuole di pensiero: c’è chi pensa che i pixel non facciano la felicità - è il caso dell’HTC One M8 (equipaggiato con un sensore da4 megapixel) e dell’iPhone 6 (8 megapixel) e chi invece va nel senso opposto (Xperia Z3 e del Lumia 930 superano i 20 megapixel); la risoluzione media si attesta comunque fra 13 e 16 megapixel (Huawei, Lg, Samsung e Motorola).
Il valore di apertura, che esprime la quantità di luce che arriva al sensore, si mantiene in un range piuttosto confortante - si va da F 2 dell’Ascend P7 e dell’HTC One M8 ad F 2.4 del Nokia Lumia 930 - ma questo, lo vedremo più avanti, non sempre si traduce in un vantaggio reale. Quanto ai sistemi “anti-mosso”, vale la pena notare che solo due smartphone su otto (Nokia Lumia 930 ed LG G3) sono dotati di stabilizzatore ottico; tutti gli altri (ad esclusione del Ascend P7 di Huawei) si accontentano di una più modesta unità di tipo digitale. In cinque casi (HTC One M8, Nokia Lumia 930, Moto X, iPhone 6 ed LG G3) troviamo anche il doppio flash LED, un escamotage che sulla carta dovrebbe garantire un’illuminazione più morbida negli scatti in notturna.
Motorola Moto X
Funzionalità software
Se sensori e obiettivi rappresentano l’elemento centrale della dotazione fotografica, le funzionalità software rappresentano il condimento che in molti casi può dare sapore agli scatti. Un esempio molto concreto di ciò che è possibile fare con la sola imposizione del software ce lo offre Samsung all’interno del menu fotografico del Galaxy S5, probabilmente lo smartphone più dotato in quanto ad applicazioni creative. Fra le miriade di opzioni selezionabili registriamo la presenza di un HDR in anteprima (che permette di prevedere quale sarà il livello migliore di esposizione prima dello scatto), la modalità Scatto e Altro per applicare effetti dopo lo scatto e il cosiddetto Fuoco Selettivo, per ricreare un effetto sfocato “simil reflex” fra l’oggetto in primo piano e lo sfondo.
Lo stesso concetto di autofocus dinamico lo ritroviamo anche su LG G3 e HTC One M8 in due varianti per certi versi più sofisticate: entrambi i terminali dispongono infatti di due componenti aggiuntivi accanto all’obiettivo posteriore - un autofocus laser nel primo caso, un sensore di profondità nel secondo - che permettono fra le altre cose di selezionare a posteriori su quale oggetto/soggetto fissare il fuoco.
Le funzionalità software dell’iPhone 6 giocano in buona parte sul controllo del tempo: impostando il selettore della fotocamera in modalità Moviola si otterrà un filmato a super-rallentatore, viceversa con il cosiddetto Timelapse si potrà accorciare il tempo, condensando in un filmato di pochi secondi una sequenza di scatti multipli registrati a intervalli predefiniti (avete presente quei documentari nei quali si vedono i fiori che si aprono e si chiudono nell’arco di una giornata?). L’aggiornamento ad iOS 8, inoltre, ha portato in dote un ricco carnet di effetti alla Instagram e tutta una serie di regolazioni fini - quali luminosità, colore, e saturazione - che saranno graditi dagli amanti della post-produzione.
Davvero scoppiettante il menu delle applicazioni cucinato da Sony sul suo Z3. Anche in questo caso è possibile chiedere alla fotocamera del telefono di filmare al rallenty o in timelapse, oppure scegliere fra una delle tante modalità predefinite suggerite da Sony: comandi manuali, foto con audio incorporato, effetti creativi, composizione doppia (per assemblare la foto scattata con la fotocamera posteriore con quelli provenienti da quella anteriore), controllo sfocato, registrazione multi-obiettivo (in sincrono con altri dispositivi Xperia) e pubblicazione video in tempo reale su YouTube. Se tutto ciò non fosse sufficiente è sempre possibile rimpolpare la lista delle app fotografiche scaricandole dallo store dedicato.
Di buon livello anche la dotazione dell’Ascend P7 di Huawei: nonostante un’impostazione più tradizionale, il menu delle impostazioni dello smartphone cinese offre tutto quello che occorre per sbizzarrirsi nella foto creativa, dai filtri alle regolazioni fini, dall’inseguimento dei volti a un filtro bellezza con 10 livelli di miglioramento del viso.
Meno effervescenti, per ragioni differenti, le scelte adottate da Motorola e Nokia su Moto X e Lumia 930: mentre il telefono finlandese ha il difetto di relegare tutte le funzioni creative in una sezione separata dalla applicazione principale (Nokia Camera), il Moto X si ritrova con un menu delle impostazioni ridotto all’osso. A conti fatti si può solo scegliere di attivare o disattivare le funzioni principali (HDR, flash, esposizione) o impostare l’avvio della fotocamera (scatto rapido) scuotendo due volte il terminale. Un po’ poco vista l’abbondanza di feature snocciolate dalla concorrenza.
Man mano che ci si avvicina al soggetto le differenze tendono ad appiattirsi. L’iPhone 6 sembra avere ancora qualcosa in più per ciò che riguarda la capacità di sfuggire alla sovraesposizione, ma Galaxy S5, LG G3, Huawei Ascend P7 Xperia Z3 garantiscono un risultato all’altezza. Meno brillanti gli scatti realizzati dal Moto X (i colori appaiono un po’ slavati) e dall’HTC One M8: il sensore Ultra Pixel della casa taiwanese sembra soffrire i contrasti elevati fra zone ben illuminate e quelle in ombra.
Le impressioni vengono confermate allorquando ci si ritrova a scattare con forte luce incidente: in queste condizioni la presenza dell’HDR automatico (iPhone 6 e Motorola Moto X) aiuta senza dubbio a mantenere il soggetto illuminato in modo uniforme, cosa che ad esempio non non sembra riuscire in modo impeccabile all’HTC One M8.
Di livello generalmente alto le foto “macro”. La presenza di un sistema di autofocus laser sembra favorire l’LG G3, i cui scatti ravvicinati rasentano la perfezione, ma anche Galaxy S5, HTC One e Moto X appaiono in palla, sia in termini di definizione sia per la capacità di centrare il fuoco sui dettagli desiderati.
Foto indoor
Quando si scatta "al chiuso", dinorma, escono fuori gli attributi di una fotocamera. Anche quando questa è integrata in un telefonino. Va detto, comunque, che in condizioni di buona luminosità quasi tutti gli smartphone garantiscono prestazioni di livello più che accettabile. In questa comparativa alcuni scatti di prova a 50-100 ISO equivalenti.
Al calar delle luci, però, il discorso cambia radicalmente. Già in condizioni di penombra è evidente il gap prestazionale fra i dispositivi più sensibili (LG G3, Samsung Galaxy S3 e Sony Xperia Z3) e il resto del lotto.
Lo stacco è ancora più netto in regime di semi-oscurità. Laddove alcuni modelli perdono completamente la "vista", c’è chi - è il caso dell’LG G3 e del Sony Xperia Z3 - riesce ancora a trovare lo spazio, e soprattutto la luce, per uno scatto decoroso.
Ovviamente tutto questo spiegamento di forze per strappare la luce dalle tenebre si paga in termini di rumore. Già dai 400 ISO la grana comincia a farsi piuttosto visibile, anche se per alcuni dispositivi - è il caso dell’LG G3 e del Galaxy S5 - il fenomeno è tutto sommato accettabile.
Selfie
Gli obiettivi frontali, lo abbiamo visto in apertura, utilizzano sensori piuttosto modesti e questo si riflette naturalmente sulla qualità dei selfie. Come si può vedere dagli scatti di prova il rumore è in molti casi molto evidente, specie quando si punta l’occhio sullo sfondo non illuminato. Malgrado le pecche vistose, nella metà dei casi (Ascend P7, Lg G3, Lumia 930 e iPhone 6) il risultato può comunque dirsi soddisfacente.
Video
I risultati visti poc'anzi si confermano anche sul versante video. Le clip registrate con Sony XPeria Z3, iPhone 6. Lg G3 e Samsung Galaxy S5 si dimostrano abbastanza luminose ma soprattutto si apprezza la capacità dei sistemi di autofocus di reagire rapidamente al cambio di scena, variano esposizione e fuoco in base alle distanze.
Conclusioni
Il nostro test sugli smartphone di classe “top" conferma un aspetto già abbastanza noto negli ambienti della fotografia: le specifiche tecniche e le feature sulla carta non sempre sono sinonimo di qualità. Nel complesso, l'obiettivo dell'LG G3 si è rivelato il migliore, soprattutto per la capacità di adattarsi a differenti condizioni di scatto. Ad elevare il giudizio sullo smartphone coreano giova senza dubbio la presenza di un sistema di autofocus laser, un componente che sembra garantire un vantaggio effettivo, sia sul piano della messa a fuoco sia sul fronte delle regolazione automatica dell'esposizione. Decisamente brillanti anche le fotocamere del nuovo Sony Xperia Z3 e dell'iPhone 6, seguite a ruota da Motorola Moto X e Huawei Ascend P7. Decisamente più staccati in classifica Lumia 930 e HTC One M8. A deludere è soprattutto lo smartphone della casa taiwanese, la cui fotocamera “UltraPixel"non sembra ancora pronta per competere ad alti livelli.