Sigarette nei film sì o no? I cult del cinema con la "bionda" in bocca - Foto

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Rita Hayworth nel film "Gilda" (1946).
Ansa
James Dean con Natalie Wood in "Gioventù bruciata" (1955) di Nicholas Ray.
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Paul Newman ne "La stangata" (1973).
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Clark Gable gioca a carte e fuma nel film "Via col vento" (1939).
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Da sinistra, Al Pacino e Robert Duvall ne "Il padrino" (1972).
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Helena Bonham Carter (Marla Singer) ed Edward Norton (il narratore) in "Fight Club" (1999) di David Fincher.
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Robert De Niro (Jimmy Conway) in "Quei bravi ragazzi" (1990) di Martin Scorsese.
Penta Film
Sharon Stone in "Basic Instinct" (1992).
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Marcello Mastroianni (Marcello Rubini) ne "La dolce vita" (1960) di Federico Fellini.
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Clint Easwood nel film "Per qualche dollaro in più" (1965) di Sergio Leone.
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Sean Connery è James Bond in "Agente 007 - Licenza di uccidere" (1962).
Columbia Pictures
Jamie Foxx fuma in "Django Unchained". Accanto a lui Franco Nero.
Ansa
Brad Pitt in "Fight Club" (1999) di David Fincher.
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Audrey Hepburn in "Colazione da Tiffany" (1961) di Blake Edwards.
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Cate Blanchett nel film "Io non sono qui" (2007).
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Humphrey Bogart nel film "La regina d'Africa" (1951).
Suzanne Tenner 1999 / Columbia Pictures, Inc
Una scena di "Ragazze interrotte" (1999) con i personaggi di Georgina (Clea Duvall, a sinistra), Janet (Angela Bettis, al centro) e Lisa (Angelina Jolie),.
Hulton Archive/Getty Images
Basil Rathbone è Sherlock Holmes, con l'immancabile pipa, mentre Nigel Bruce è il Dottor Watson in "Le avventure di Sherlock Holmes" (1939) di Alfred L. Werker.
Medusa Film
François Cluzet fa un tiro da uno spinello nel film "Quasi amici - Intouchables" (2011).
Ansa
John Travolta in una foto di scena del film "La febbre del sabato sera" del 1977 diretto da John Badham.
Ansa//Guillaume Horcajuelo
Jean-Paul Belmondo sul set del film "La Ciociara" (1961).
Eugene-Robert Richee/Getty Images
Marlene Dietrich in "Marocco" di Josef von Sternberg (1930).
AFP/AFP/Getty Images
Rodolfo Valentino nel film "Lo sceicco" di George Melford (1921).
Warner Bros. Pictures
Sean Penn con una sigaretta in mano, accanto a Tim Robbins, nel film "Mystic River" (2003).
Foto di Gianni Fiorito
Toni Servillo sigaretta in bocca ne "La grande bellezza" (2013) di Paolo Sorrentino.
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David Strathairn in "Good night, and good luck" (2005) di George Clooney.
Diritti Mondadori
John Goodman e Jeff Bridges ne "Il grande Lebowski" (1998) di Joel Coen.

Se il possibile obiettivo del ministero della Salute ora è vietare l'uso eccessivo di sigarette in film e fiction italiane, quale sarà il prossimo passo? Impedire la proiezione di cult come Casablanca con Humbry Bogart e la sua inseparabile "bionda"? Togliere la cicca di bocca a Lupin e al suo fido amico di cartoon Jigen o nascondere in soffitta il dipinto Erna con sigaretta di Ernst Ludwig Kirchner? 

Ironia a parte, molti registi italiani - da Francesca Archibugi a Paolo Sorrentino, da Gabriele Muccino a Paolo Virzì, da Mario Martone a Gabriele Salvatores - già hanno preso posizione contro l'annuncio del ministro Beatrice Lorenzin, che in occasione dei dieci anni della legge Sirchia ha ipotizzato un nuovo provvedimento sul divieto di fumare nei film e nelle serie televisive, qualora le sigarette dovessero "essere accese in un numero eccessivo di scene".

L'associazione 100autori ha diffuso una nota sostenendo che "ritiene inaccettabile questa norma che pure rientra in una stretta di interventi legittimi per limitare i danni del fumo in spazi fisici pubblici". E ancora: "Autori e registi hanno solo una missione che è quella di proporre nuove storie, idee e sguardi per raccontare il nostro paese. Che è anche l'unico modo per far crescere e rafforzare quella industria dell'immaginario dove ogni spettatore possa ancora meravigliarsi, stupirsi, scoprire quello che non sa e prendere le distanze da modelli di comportamento che non condivide, proprio perché ha la possibilità di vederli rappresentati. Per questo 100autori invita il governo a fare subito un passo indietro su un disegno di legge che potrebbe limitare il racconto della vita dei personaggi, violando quella libertà di espressione che è alla base della nostra vita democratica". 

Se l'arte racconta la vita, e se nella vita ancora molti fumano, perché censurare la vita e l'arte?

In questa gallery tanti cult del cinema con la sigaretta (o pipa o sigaro) in bocca.

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