Il modello produttivo era quello fordista: produzione "orizzontale" e ciclo integrato su un unico piano. Così fu concepito lo stabilimento Fiat di Mirafiori già dal 1936, per sostituire la struttura produttiva del Lingotto, ormai palesemente obsoleta.
Il luogo prescelto è un'area agricola a sud di Torino, dove fino alla fine del xix secolo sorgeva il castello di "Miraflores" in spagnolo "guarda i fiori", edificato dal duca Carlo Emanuele I di Savoia e di cui rimanevano le scuderie dette "Di Gualino" (nella foto a sinistra).
Già nell'area scelta dalla Fiat, divisa in appezzamenti agricoli o "tenute", era nato nel 1908 il primo campo di aviazione italiano, l'aeroporto di Torino-Mirafiori.,dove prese il brevetto di volo Francesco Baracca.
Il progetto inizialmente incontra la perplessità di Mussolini il quale non auspicava una concentrazione industriale così marcata, volendo piuttosto favorire l'economia distrettuale anche al di fuori del triangolo industriale del Nord.
Dopo le rassicurazioni di Giovanni Agnelli, la costruzione iniziò nella primavera del 1937 sotto la direzione del progettista, ingegner Bonadé Bottino.
A destra, un immagine di MIrafiori in costruzione attorno al 1937.
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