Perché non dovremmo postare su FB le foto dei bambini il primo giorno di scuola

In questi giorni, casomai non ve ne foste accorti, sono ricominciate le scuole. Non bastasse il calendario, ci hanno pensato le strade intasate delle nostre città a ricordarcelo. E quelle – altrettanto congestionate - di Facebook.

Già. Di questi tempi, il portale dell’amicizia è tutto un pullulare di foto di bambini al loro primo giorno di scuola. Ben pettinati, ben vestiti, con lo zainetto in spalla e il sorriso timido di chi si chiede perché mai dall’altra parte dell’obiettivo ci sia tutta questa eccitazione, i figli della prima generazione di genitori iscritti a Facebook ci ricordano che le emozioni più vive, ormai, passano dai social network.

"Solo ieri ti vedevo nascere ed eccoti già in prima elementare", sembra essere lo slogan preferito dai genitori digitali, quasi a ricordarci che tutto il nostro album dei ricordi è ormai di dominio pubblico. Ci piace, a giudicare dal numero di Like che vengono totalizzati in queste occasioni. Ma piacerà anche ai nostri figli?

Come impostare la privacy su Facebook in 10 mosse

CHI PUÒ VEDERE IL NOSTRO POST – Ogni qual volta pubblichiamo un aggiornamento di stato, una foto o un video possiamo controllare i destinatari della nostra azione. Per farlo clicchiamo sul menu a tendina nel campo situato vicino al tasto pubblica (PC) o immediatamente sotto il nostro nome (app mobile). L’azione non è definitiva: se ad esempio condividiamo per errore un post con il pubblico sbagliato, siamo sempre in tempo di modificarlo a posteriori: è sufficiente entrare nel post e aprire il menu in alto a destra.

Come impostare la privacy su Facebook in 10 mosse

CHI PUÒ VEDERE I NOSTRI LIKE - Tutti coloro che vedono un determinato post possono vedere i "Mi piace" o i commenti che le persone hanno aggiunto, quindi anche i nostri "Mi piace" e commenti. Va da sé che un eventuale post che viene modificato a posteriori da privato (solo Amici) a pubblico (Tutti) si porterà dietro anche gli eventuali Like e commenti da noi apportati. Se abbiamo commentato una foto, spiega il social network, il nostro commento diventerà pubblico anche se lo avevamo aggiunto quando il pubblico era impostato su Amici.

Come impostare la privacy su Facebook in 10 mosse

CREARE UNA LISTA – L’utilizzo delle liste può rivelarsi particolarmente utile quando si tratta di condividere contenuti particolari (ad esempio le foto di bambini) e si vorrebbe restringere il campo dei destinatari a cerchie ristrette (ad esempio ai soli familiari). Per creare una lista personalizzata accediamo da PC alla sezione "Amici" a sinistra della sezione Notizie e clicchiamo su "Altro", quindi selezioniamo "Crea una lista". All’interno di ogni lista, che può essere denominata con un nome a piacere (Amici calcetto, Colleghi di lavoro, Familiari), possono essere inclusi quanti amici si desiderano selezionandoli dalla lista dei contatti complessiva. Volendo è possibile effettuare l’abbinamento fra contatto e lista di pertinenza anche partendo dalle schede dei singoli amici: dalla home del nostro profilo clicchiamo sul tab "Amici" e selezioniamo la voce più idonea dal menu a tendina alla destra del contatto.

Come impostare la privacy su Facebook in 10 mosse

COME CI VEDONO GLI ALTRI – Nella sua versione desktop, Facebook dispone di una funzione che permette di avere l’esatta rappresentazione del nostro profilo visto dall’esterno. Dalla home del nostro profilo clicchiamo sul pulsante con i tre puntini di sospensione situato in basso a destra dell’immagine di copertina, quindi selezioniamo "Visualizza come". È possibile verificare l'aspetto del profilo per il pubblico o per amici specifici.

Come impostare la privacy su Facebook in 10 mosse

ATTENZIONE AL TAG - Di solito, quando “tagghiamo” una persona in una foto, mostriamo il contenuto non solo ai nostri amici (o al pubblico che abbiamo scelto), ma anche a quella persona e a i suoi amici. Affinché gli amici della persona taggata non vedano la foto, dobbiamo accedere a Facebook da un computer, andare sulla foto e aprire il menu del pubblico. Scegliamo quindi "Personalizzata", quindi deselezioniamo "Amici delle persone taggate". In caso di tag ricevuto è possibile stabilire chi aggiungere al pubblico o rimuovere il tag. Per farlo visualizziamo la foto, apriamo il menu in basso e scegliamo Rimuovi Tag. Attenzione però: la persona che ha pubblicato la foto originale potrebbe ancora averla sul proprio diario e negli album che potrebbero vedere i suoi amici. Se desideriamo che il contenuto non sia più visibile su Facebook, dobbiamo tornare sulla foto, aprire il menu in basso, selezionare “Non mi piace questa foto” e cliccare sull’opzione “Sono presente nella foto e non mi piace”, indicandone il perché.

Come impostare la privacy su Facebook in 10 mosse

IL DIARIO - È possibile anche decidere chi può vedere i contenuti presenti sul Diario: per farlo occorre andare sul menu a tendina in alto a destra della pagina del nostro profilo (freccetta accanto al tasto lucchetto) e cliccare su "Impostazioni", quindi selezionare "Diario" e "Aggiunta di tag" sul menu di sinistra. Si può controllare chi può aggiungere cose sul nostro diario, e cosa vedono gli altri quando riceviamo un post con il nostro tag. I contenuti pubblicati sul diario possono essere comunque eliminati o nascosti in qualsiasi momento sfruttando l’apposito menu a tendina presente sull’angolo in alto a destra della finestra del post.

Come impostare la privacy su Facebook in 10 mosse

COME CONTROLLARE I CONTENUTI CHE VISUALIZZIAMO NELLA SEZIONE NOTIZIE - Ogni sezione Notizie è diversa perché si basa sull'attività individuale di ciascun iscritto. Se desideriamo vedere solo i post di alcune persone in particolare, dobbiamo aggungerle alla lista Amici più stretti (possiamo scegliere anche di ricevere una notifica ogni volta questi pubblicano qualcosa). Un altro modo per avere la certezza di vedere i contenuti che ci interessano consiste nel mettere "Mi piace" alle Pagine relative a persone, organizzazioni e argomenti che ritieniamo interessanti. I post delle Pagine che ci piacciono potrebbero essere visualizzati nella tua sezione Notizie. Le persone e le Pagine che smettiamo di seguire non ne saranno informati e potremo seguirli di nuovo in qualsiasi momento. Per non seguire più qualcuno, clicchiamo invece su "Segui già" nella parte inferiore della sua immagine di copertina.

Come impostare la privacy su Facebook in 10 mosse

COME IMPEDIRE CHE QUALCUNO CI INFASTIDISCA - Per impedire che un contatto ci importuni, possiamo rimuovere la persona dai tuoi amici o bloccarla. Le persone che rimuoviamo dagli amici o che blocchiamo non ne riceveranno notifica. La chiusura di un’amicizia fa in modo che la persona in questione non possa più: aggiungerci agli amici, taggarci, invitarci a gruppi o eventi, avviare una conversazione con noi. Per bloccare qualcuno, accediamo alle Impostazioni, apriamo “Collegamenti rapidi alla privacy” e selezionamo “Qualcuno mi infastidisce. Come faccio a farlo smettere?” e aggiungiamo il nome o l'indirizzo e-mail della persona da bloccare. Per rimuoverla completamente dagli amici accediamo al suo profilo, clicchiamo sulla tab “Amici” sotto la sua immagine di copertina, quindi selezioniamo “Rimuovi dagli amici”. NB: le persone che rimuoviamo dai nostri amici possono ancora vedere i post che condividiamo se lo facciamo in modo pubblico e con specifici gruppi di pubblico di cui fanno parte, come Amici degli amici.

Come impostare la privacy su Facebook in 10 mosse

COME DISATTIVARE O ELIMINARE UN ACCOUNT – La disattivazione è quell’attività che permette di “congelare” un account di Facebook a tempo indeterminato. La funzione in pratica disabilita il nostro profilo e rimuove il nostro nome e le foto dalla maggior parte dei contenuti condivisi. Per disattivare un account, accediamo alle impostazioni (freccetta accanto a lucchetto) e selezioniamo “Protezione”, in fondo alla lista, poi “Disattiva”, quindi seguiamo i vari passaggi per confermare la scelta. Possiamo anche eliminare in modo definitivo il nostro account invece di disattivarlo, ma in questo caso non potremo accedervi di nuovo.


Il problema è tutto quello che queste foto possono rivelare, al di là delle emozioni. Il contesto, per esempio. Nascosti (ma neanche troppo) fra gli scatti postati in questi giorni dagli amici genitori vediamo comparire tutti quegli elementi che rimandano ai luoghi frequentati dai bambini: il cancello di una scuola materna (con tanto di targa), l’inconfondibile scalinata di un'elementare del centro città, i futuri compagni di banco, c’è persino chi non ha resistito e ha fatto il check-in del posto.

Le sfere più intime (amici stretti, familiari, parenti) probabilmente sono già al corrente di tutto, ma tutti gli altri? Siamo davvero sicuri di voler far sapere agli amici con la a minuscola – o addirittura agli estranei – chi sono i nostri figli e soprattutto che luoghi frequentano?

Ecco perché non dovremmo postare foto dei nostri figli su Facebook


Intediamoci. Non voglio passare per il bacchettone di turno, per la versione 2.0 del genitore moralista che dice al figlio di non accettare caramelle dagli sconosciuti (io li ho cercati per anni, senza successo). Dico solo che se proprio abbiamo voglia di condividere momenti così intimi sui social nework, cerchiamo almeno di farlo con un po’ di accortezza. Evitando ad esempio di rivelare tutti quei particolari che in un modo o nell’altro geolocalizzano le vite dei nostri figli, soprattutto se il nostro profilo è aperto.

Certi casi, su tutti quello della povera Tiziana Cantone, la ragazza napoletana sucidatasi a seguito di un video a sfondo sessuale condiviso pubblicamente, ci ricordano che l’attenzione sulle tematiche della privacy possono cambiare la vita di una persona. Finanche rovinargliela.

Ecco come postare le foto dei tuoi figli su Facebook (senza correre troppi rischi)


Così mentre accompagniamo i nostri bambini verso i luoghi che li aiuteranno a diventare gli uomini e le donne del domani, ricordiamoci anche della nostra cultura di genitori, della cultura del digitale, una materia che andrebbe ripassata ogni giorno, soprattutto per una generazione ritrovatasi senza quasi accorgersene a vivere una vita parallela, online, studiando da autodidatta. 

Va da sé: non possiamo pretendere che i nostri figli imparino a discernere ciò che si può condividere da ciò che invece andrebbe conservato in privato, se noi, per primi, non siamo in grado di farlo. 

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