Escusiva: il documento di pace dei ribelli siriani

Ecco il testo integrale della proposta di pace inviata dalla Coalizione Nazionale Siriana al regime del presidente siriano Bashar Assad, inviato - forse è la prima volta nella storia - attraverso Facebook (traduzione a cura di Lookout News). Molto probabilmente tutto ciò è destinato a rimanere carta straccia, visto che al primo punto di questa proposta c’è la richiesta delle dimissioni di Assad e il passaggio del potere entro venti giorni. Cosa che il presidente non accetterà mai.

Ad ogni modo, questo documento segna comunque un timido passo in avanti nelle trattative e dimostra la volontà degli insorti di proseguire nella road map indicata da USA e Russia, in vista della conferenza di pace sponsorizzata dalle due potenze, che si dovrebbe tenere a metà giugno in quel di Ginevra (motivo per cui è già stata battezzata “Ginevra 2”, in ricordo dei colloqui del 1973 per risolvere il conflitto arabo-israeliano).

Questi colloqui potrebbero servire anche a riportare nuovamente il baricentro delle decisioni alle sole parti in causa siriane, visto che ormai nel Paese sono fin troppe le forze straniere intervenute a supporto di ambo gli schieramenti.

In nome di Dio, il Compassionevole, il Misericordioso

La proposta:

“E chiunque salva una sola anima - è come se avesse salvato l'umanità intera”.

Al fine di prevenire l'ulteriore degrado del popolo siriano, del suo territorio, delle infrastrutture, dell'economia e dello smantellamento della sua struttura sociale, dei valori morali, vi presentiamo questa proposta per dovere verso il nostro Paese e la gente, una risposta concreta al bisogno di una soluzione politica che assicuri una transizione pacifica dei poteri. Questa proposta è un prodotto della Siria e il suo obiettivo è la Siria. Dovrebbe essere preso come un pacchetto completo e prevede un calendario preciso.

Esortiamo le autorità in Siria e tutte le fazioni dei rivoluzionari e l'opposizione ad adottare l'iniziativa come un modo per uscire dalla catastrofe che ha colpito la nostra nazione. Infine, chiediamo alla comunità internazionale di supervisionare e verificare che essa venga attuata secondo le seguenti linee guida:

1 - L'attuale presidente del regime siriano dichiara la sua accettazione di una transizione pacifica dell’autorità, e consegna i pieni poteri al vice presidente Mr. Farooq Al Shar'a o all’attuale Primo Ministro Mr. Wael Al Halqi, entro venti giorni della pubblicazione di questa proposta;

2 - L'attuale presidente scioglie il parlamento attuale e i suoi poteri legislativi vengono consegnati alla persona scelta per assumere il ruolo temporaneo di presidente;

3 - Dopo la sua accettazione della transizione pacifica, all'attuale presidente sarà dato un periodo di tempo di un mese per passare di mano il potere;

4 - L'attuale governo continua a lavorare per un periodo temporanea (cento giorni) a partire dal giorno in cui è stato indicata la persona scelta per assumere il ruolo temporaneo di presidente;

5 - Alla persona incaricata vengono consegnati pieni poteri esecutivi per gestire la Siria, ad esclusione del potere di delega a tutti quei membri che compaiono nella lista nera della comunità internazionale;

6 - Il governo ad interim ristruttura la sicurezza e i sistemi militari (durante il periodo di tempo dei cento giorni);

7 - Una volta che la proposta è accettata, tutti i prigionieri politici devono essere liberati dalle prigioni nonché eventuali detenuti. Questo dovrebbe essere fatto sotto la sorveglianza internazionale, e dovrebbero essere assunte tutte le misure per il ritorno degli sfollati alle loro case;

8 - Tutti i territori siriani saranno aperti a tutti i tipi di aiuti umanitari locali e internazionali;

9 - L'attuale presidente lascia il Paese, insieme a cinquecento persone che egli sceglierà e insieme alle loro famiglie e ai bambini, per qualsiasi altro Paese che decidesse di ospitarli;

10 - Non ci sono garanzie legali per l'attuale presidente o per alcuno di quei cinquecento in partenza, perché questa materia deve essere affidata a un consiglio legale concordato insieme dal popolo siriano;

11 - Il segretario generale delle Nazioni Unite delegherà un mediatore internazionale con la responsabilità di sovrintendere alla fase intermedia in Siria, garantendo il proprio impegno a ciò e a sovrintendere alla transizione delle autorità.

12 - Tutte le parti coinvolte nei combattimenti dovranno arrestare l'uso di armi pesanti, sotto osservazione internazionale.

13 – A tutti coloro coinvolti in quella che è considerata “l’azione militare legale”, come stabilito dal diritto internazionale durante la guerra, viene rilasciato un perdono generale; comunque, tutti quegli ordini che sono stati emanati per quanto riguarda l'abbattimento, la presa di mira di civili, le torture, gli stupri, e i sequestri di persona, sono considerati reati penali e i responsabili dovranno essere messi sotto processo penale, sia a livello nazionale che internazionale;

14 - In ogni governatorato sarà stabilito un comitato composto da cinque persone, che verranno selezionate dai dignitari dei rispettivi governatorati per la gestione, anche se sotto la supervisione internazionale; a questo comitato sarà data piena autorità per la gestione degli affari locali, tra cui quello amministrativo, economico, della sicurezza e degli affari militari, e sarà direttamente affiliato alla persona che viene indicata come presidente provvisorio, o a qualcun altro che egli delegherà;

15 - Passati i cento giorni, dopo l'attuazione degli articoli della proposta, tutti i poteri dovranno essere trasferiti a un governo di transizione, che dovrebbe essere concordato e negoziato nel quadro delle garanzie internazionali;

16 - Il successivo governo di transizione sarà responsabile per la preparazione e la ri-costruzione della nuova Siria.

Mouaz Alkhatib

23 Maggio 2013

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