Economia
December 01 2017
Il decreto fiscale collegato alla legge di stabilità è legge dopo aver incassato il 30 novembre la fiducia e il via libera finale di Montecitorio con 237 si', 156 no e 3 astenuti.
Ecco cosa prevede.
Uno degli emendamenti più importanti che ha raccolto il consenso di un'ampia parte del Parlamento, è quello che amplia la platea della rottamazione bis delle cartelle esattoriali, consentendo l'accesso alla nuova definizione agevolata a tutte le cartelle comprese tra il 2000 e il 2017 e che apre anche ai contribuenti esclusi dalla prima edizione.
L'operazione porterà nelle casse dello Stato 209 milioni di euro.
Via libera alla fatturazione a 28 giorni delle aziende che forniscono servizi agli utenti. La fatturazione diventa obbligatoriamente mensile per telefoni e pay-tv, con l'esclusione di promozioni non rinnovabili o inferiori al mese.
Viene esteso a tutti i professionisti il riconoscimento economico "proporzionato" al lavoro svolto. Un principio che vale anche per la pubblica amministrazione
Cambia spesometro, che in questi giorni, tra disfunzioni e scadenze posticipate, sta tenendo sulle spine milioni di imprese, lavoratori autonomi e professionisti del fisco.
I contribuenti infatti potranno trasmettere i dati annualmente o semestralmente, semplificando la procedura. Per gli errori commessi nell'invio dei dati delle fatture del primo semestre 2016, sono abolite le sanzioni.
Viene concesso quasi un anno in più ad Alitalia per restituire il prestito ponte da 600 milioni - rifinanziato per altri 300 milioni - concesso per garantire la continuità aziendale, in attesa che si completi il processo di vendita. Il termine per chiudere viene spostato al 30 aprile 2018.
Per fronteggiare le crisi delle grandi imprese arriva un fondo da 300 milioni.
Il reato di stalking non sarà piu' estinguibile con una pena pecunaria.
Merita infine una citazione la proposta di introdurre una cedolare secca al 15% per favorire la riapertura di negozi, bar e botteghe artigiane nei centri storici.
L'emendamento, presentato dal Pd, mira ad introdurre una cedolare appunto che sostituirebbe Irpef, Ires, Irap, bollo e registro sul contratto di locazione per locali sfitti da almeno due anni nei centri storici, e che si applicherebbe in caso di avvio di una attività di vendita al dettaglio di alimenti e bevande o a chi avvia una attività di produzione e vendita di prodotti artigianali.
La misura si attiverebbe in via sperimentale per il biennio 2018-2019 e avrebbe a disposizione 30 milioni di euro l'anno.