Le dieci città dell'Asia dove conviene investire

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Kuala Lumpur, Malesia. Il principale vantaggio di questa capitale del Sudest asiatico è legato ai costi delle operazioni commerciali, che sono bassissimi. Inoltre, il mercato dell'immobiliare, soprattutto per gli affitti, è stato recentemente riformato ed è quindi più efficiente. Infine, i rendimenti generati dagli appartamenti di lusso sono enormi. Gli svantaggi? Le tasse sugli affitti elevati sono alte, e la legge tende a favorire gli affittuari più che i proprietari. 


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Bangkok, Thailandia. Il mercato degli affitti, in questo caso, favorisce i proprietari. I costi di gestione sono, al momento, insolitamente bassi, ma i rendimenti alti. Per gli stranieri il fatto di non poter acquistare terreni rappresenta un limite, e in generale il mercato che regola le compravendite è complicato. Anche l'incertezza politica di quest'ultimo periodo può essere considerata uno svantaggio. 


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Jakarta, Indonesia. Anche in questo caso i rendimenti sono altissimi, e nella gestione dei rapporti tra affittuari e proprietari il mercato è neutrale. Gli svantaggi però non mancano, a partire dalle alte tasse sugli affitti, costi di transazione elevati, e limiti un po' troppo rigidi nell'acquisto e nella gestione delle proprietà. 


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Manila, Filippine. I rendimenti degli appartamenti di lusso sono altissimi, e questa particolare fetta di mercato è, ancora più delle altre, favorevole ai proprietari più che agli affittuari. In più, il mercato immobiliare filippino offre numerosi vantaggi per gli stranieri. Tra i lati negativi vanno tuttavia ricordati elevati tassi di transazione, tasse, corruzione diffusa e l'impossibilità per gli stranieri di acquistare terreni. 


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Phnom Penh, Cambogia. I rendimenti sono discreti, il mercato cresce a tassi sempre più rapidi, ed è in generale più favorevole ai proprietari che agli affittuari. Tuttavia, anche qui il livello di corruzione è notevole, le tasse sugli affitti anche, e le restrizioni in materia di proprietà numerose. 


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Hong Kong, Cina. Quello di Hong Kong è un altro mercato (quasi completamente) dalla parte dei proprietari, tasse e costi di transazione sono bassi l'economia è stabile. L'unico aspetto negativo è che i rendimenti non sono stellari, ma nemmeno così bassi.  


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Mumbai, India. In alcuni quartieri i rendimenti sono altissimi, in altri stanno crescendo rapidamente. Tuttavia, tasse e costi di transazione sono elevati, tanto quanto i limiti alla proprietà. 


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Tokyo, Giappone. Quello giapponese è un altro mercato più favorevole ai proprietari che agli affittuari. Il sistema politico è stabile, le tasse sugli affitti e i costi di transazione sono bassi, e il mercato è decisamente in crescita. L'unico lato negativo è legato alle difficoltà economiche che il paese da decenni sembra non essere in grado di superare, ma bisogna comunque ricordare che il Giappone non ha ancora perso il suo primato come terza economia del mondo. 


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Singapore. L'economia del paese è forte e stabile, i costi di transazione sono bassi e il mercato tende a favorire i proprietari piuttosto che gli affittuari. Tuttavia, le tasse sugli immobili sono accettabili, e i rendimenti tendenzialmente bassi. 


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Shanghai, Cina. L'economia cinese continua a crescere a ritmi piuttosto elevati, e il mercato è decisamente dalla parte dei proprietari. Tuttavia, nella Repubblica popolare i rendimenti sono piuttosto bassi e non va sottovalutato il fatto che il Governo sia determinato a rallentare il mercato.


Gli specialisti dell'immobiliare di Global Property Guide hanno appena pubblicato una nuova classifica in cui spiegano, prendendone in considerazione vantaggi e svantaggi, quali sono le metropoli dell'Asia dove più conviene investire oggi. Trionfano le emergenti del Sudest asiatico, seguite da capitali "più tradizionali" come Hong Kong, Tokyo e Singapore.

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