David Bowie: tutto ciò che sappiamo su Toy, l'album perduto

Definire David Bowie semplicemente un cantante è riduttivo per il suo talento multiforme, che si è nutrito di arte figurativa, teatro, danza e letteratura, in cui canzoni erano solo il prodotto finale di un lungo processo creativo. Sono passati quasi sei anni da quel nefasto 10 gennaio del 2016, il giorno della sua morte, ma, per fortuna, tra pochi mesi potremo ascoltare alcuni brani inediti del Duca Bianco grazie alla pubblicazione dell'album perduto Toy.

Il disco doveva essere pubblicato nel 2001 come seguito di Hours del 1999, ma venne archiviato dopo una lunga disputa tra l'artista e la sua etichetta del tempo, la Virgin. A partire dal 2000, Bowie iniziò a lavorare a una raccolta di canzoni composte alla fine degli anni Sessanta, tutte nuovamente incise per quello che lui stesso aveva dichiarato essere «non tanto un Pin Ups II ma un Up Date I». Toy, che non venne mai pubblicato per via dello scarso interesse dimostrato allora dall'etichetta, vedrà finalmente la luce il 26 novembre all'interno del monumentale cofanetto David Bowie 5. Brilliant Adventure (1992-2001), disponibile in 11 cd e 18 vinili, l'ultimo della serie di boxset antologici che ripercorrono la straordinaria carriera dell'artista britannico.

Il solo Toy verrà pubblicato, nei formati triplo CD e cofanetto di sei vinili, il 7 gennaio 2022, il giorno prima dell'anniversario della nascita del cantante. Il primo singolo estratto dal progetto è You've Got A Habit Of Leaving, da ieri disponibile su tutte le piattaforme streaming, una succulenta anticipazione delle "nuove" canzoni di Toy. Il brano fu pubblicato, in realtà, come singolo nel 1965 e accreditato a Davy Jones & The Lower Third. Fu proprio dopo la pubblicazione di You've Got A Habit Of Leaving che David Jones decise di cambiare il nome in David Bowie per evitare di essere confuso con Davy Jones dei Monkees. Contestualmente al lancio della canzone, è stata resa nota la notizia dell'accordo fra gli eredi di David Bowie e la Warner Music Group, che supervisionerà il suo intero catalogo. La Warner deteneva già i diritti mondiali della musica pubblicata dall'artista tra il 1968 e il 1999 dopo essere stati acquisiti da Parlophone Label Group nel 2013. Grazie a questo accordo, Warner Music entrerà in possesso, a partire dal 2023, anche dei diritti sul catalogo di Bowie tra il 2000 e il 2016, ovvero gli album Heathen, Reality, The next day e Blackstar, il suo canto del cigno, pubblicato due giorni prima della sua morte.

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