La sconfitta a Novosibirsk brucia

Stavolta è andata male.

Ce ne torniamo da Novosibirsk, Siberia, con una sconfitta e tante recriminazioni. Contro noi stessi, perché abbiamo giocato due set (secondo e quarto) decisamente non consoni ai nostri livelli abituali, e anche per come si è chiuso il parziale d'apertura: l'attacco di Kurek ci è parso nettamente in campo dentro e sarebbe valso il 24 pari. Peccato che invece sia stato giudicato fuori.

Con questa sconfitta abbiamo momentaneamente perso il primato nella classifica del girone di Champions League ora è in vetta il Kazan, ma di certo non la fiducia nei confronti di una qualificazione che resta ancora nelle nostre mani, nel senso che tutto dipende ancora da noi. Ci sono due partite da giocare, martedì 10dicembre a Macerata contro gli austriaci ultimi in classifica, e poi il 18, di nuovo in Russia: dobbiamo conquistarcela, con la rabbia, la tigna, con tutto quello che abbiamo in corpo.

Prima, però, pensiamo alla gara di domenica a Verona, in cui dovremo cercare di mantenere l'imbattibilità in Campionato e quindi anche il primato in solitaria.

Ho sentito che ci sarà un sacco di pubblico, arriveranno anche tanti nostritifosi che sono gemellati con i veronesi. Si profila dunque una grande spettacolo sugli spalti, e faremo dunque di tutto affinché quello in campo sia all'altezza. Adesso scappo, perché vi scrivo dall'aeroporto di Mosca e l'aereo che ci riporterà a casa sta per partire.

Ci sentiamo lunedì.

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