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The Counselor – Il procuratore di Ridley Scott, le 10 battute più belle

The Counselor – Il procuratore di Ridley Scott, dal 16 gennaio nelle sale italiane, è un thriller dalla suspense poco vibrante ma dai dialoghi che lasciano senza fiato. 
Non a caso è la prima volta in cui lo scrittore americano Cormac McCarthy, i cui libri spesso sono stati tradotti in film (Non è un paese per vecchi, The Road,Child of God), si avventura in una sceneggiatura originale. Il suo talento trasforma delinquenti senza scrupoli in quasi filosofi dalla parlantina niente male, capaci anche di citare poeti come Antonio Machado. È di un cinismo tagliente la spietata Cameron Diaz, mai vista così letale e ghepardata, con tanto di tatuaggio a macchie. È di una saggezza sorprendente il cowboy moderno Brad Pitt, consulente del crimine arrivato non si sa bene da dove. È di una simpatia giocosa il boss Javier Bardem, nel suo look da elettroshock e vistoso. I tre sono il corollario alla prima volta da trafficante di droga dell'avvocato interpretato da Michael Fassbender, innamoratissimo dell'ingenua Penélope Cruz

Esaltato da una fotografia fulgida, è affascinante il quadro malavitoso disegnato da Scott-McCarthy, che ci mostra le conseguenze del prender parte a certi meccanismi che hanno solo la porta d'ingresso e non quella d'uscita. Il duo si concentra però sulle reazioni più che sulle azioni che le scatenano, tanto che a fine film permane la sensazione fastidiosa di non aver capito bene dinamiche e motivazioni. Questo non perché si è particolarmente storditi al momento, ma perché regista e sceneggiatore hanno giocato troppo sulla sottrazione, puntando più su battute a effetto che non su una trama di peso. 
Resta il fatto che dopo The Counselor – Il procuratore lo spettatore potrebbe redigere un breviario sulle armi e sulle uccisioni più in voga nel cartello della droga al confine tra Messico e States. E avrà certamente ancora più chiara in mente l'abilità scrittoria di McCarthy, forse troppo autocelebrativo e vanesio in questo caso, ma comunque capace di un intrigante umorismo nero. 

Ecco le 10 battute più belle di The Counselor – Il procuratore:

1) Reiner (Bardem) dice a Malkina (Diaz), la sua cinica compagna di cui a volte ha quasi paura: "È un po' fredda come visione, non ti pare?". Lei risponde:

"La verità non ha temperatura".

2) Reiner (Bardem):

"Io amo le donne intelligenti ma sono un hobby costoso".

3) A bordo piscina la diabolica Malkina e la candida Laura (Cruz) si scambiano visioni sulla vita. Laura è innamorata e sognante, con un anello di fidanzamento al dito. Malkina è più interessata ai carati dell'anello che ad altro. 

"Che strano mondo", asserisce Malkina. Laura: "Credi che il mondo sia strano?". Malkina: "Mi riferisco al tuo".

4) Cappello bianco e stivali da cowboy, Westray (Pitt) è un suggeritore che conosce fin troppo bene l'abisso senza fondo del male:

"Per conoscere davvero qualcuno devi sapere quello che vuole".

5) Westray chiede all'avvocato (Fassbender):

"Sa perché Gesù non è nato in Messico? Non c'erano né tre saggi né una vergine".

6) Dichiarazione d'amore telefonica dell'avvocato a Laura:

"La vita è stare in un letto con te, tutto il resto è solo attesa".

7) Westray mette in guardia l'avvocato sui suoi nemici malavitosi:

"Non credono alle coincidenze. Ne hanno sentito parlare ma non ne hanno mai vista una". 

8) L'avvocato è davvero nei guai. Al bar gli si avvicina una cameriera:

"Che cosa vuole da bere?". L'avvocato: "Cicuta".

9) Westray all'avvocato, sempre più avvitato in un vortice pericoloso da cui non riesce a uscire:

"Se lei pensa di stare in questo mondo senza farne parte, si sbaglia". 

10) Westray, sempre più saggio e affabulatore:

"Se pensa che un amico sia qualcuno disposto a morire per lei, allora non ha amici". 

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