Conte pronto alla fuga: se processato per le scommesse addio Italia

In caso di processo a Cremona per la vicenda del calcioscommesse Antonio Conte non sarà sulla panchina della nazionale all'Europeo del 2016 in Francia, ma lascerà la Figc e gli azzurri prima dimettendosi. Lo scenario è incredibile, ma viene anticipato dalla Gazzetta dello Sport che spiega come il ct non sia disposto ad affrontare i prossimi mesi sulla panchina degli azzurri con la spada di Damocle di un lungio procedimento da imputato nella maxi inchiesta che gli è già costata la squalifica sportiva per omessa denuncia. E allora o riesce ad ottenere l'archiviazione, oppure se ne va con l'unica alternativa del rito immediato che gli consenta di arrivare a processo immediatamente, saltando anche l'udienza preliminare. L'ipotesi avrebbe del clamoroso, ma in parte è tratteggiata nella memoria difensiva che i legali del tecnico hanno depositato settimana scorsa presso la Procura di Cremona: un memoriale (il terzo) nel quale ricostruiscono la posizione di Conte nella vicenda mettendo nero su bianco anche le conseguenze a livello mediatico di un rinvio a giudizio.

Antonio Conte e la nazionale: storia di un rapporto tormentato

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Antonio Conte guida l'allenamento della nazionale sul prato dello Stadium

Antonio Conte e la nazionale: storia di un rapporto tormentato

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Nel secondo filone di indagini per Scommessopoli vengono coinvolti 35 tesserati e 13 società tra cui Albinoleffe, Bari, Sampdoria, Siena, Torino e Varese. Tra i tesserati spicca invece il nome di Antonio Conte (allora allenatore della Juventus) squalificato per 10 mesi (poi ridotti a quattro) dopo due gradi di giudizio. La giustizia ordinaria ha poi ribaltato l'esito dei processi, in particolare con l'assoluzione dell'attuale ct azzurro.

Antonio Conte e la nazionale: storia di un rapporto tormentato

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Antonio Conte durante l'ultimo allenamento tenuto a Coverciano prima di partire per la Bulgaria

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Antonio Conte con il conduttore e le vallette del 65esimo Festival di Sanremo

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Un momento del'intervista al ct della Nazionale Antonio Conte

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Il commissario tecnico della nazionale italiana di calcio, Antonio Conte tra il presidente della Figc Carlo Tavecchio e il vice presidente Claudio Lotito

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Antonio Conte è indagato dalla Procura di Cremona per frode sportiva

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Antonio Conte

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Antonio Conte

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Antonio Conte

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Antonio Conte prima di Italia -Azerbaigian

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L'allenatore della Nazionale di calcio, Antonio Conte

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Alberto Pizzoli - AFP

Il nuovo ct della Nazionale, Antonio Conte

Antonio Conte e la nazionale: storia di un rapporto tormentato

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Uno striscione di solidarietà dei tifosi juventini verso Antonio Conte


Antonio Conte e la nazionale: storia di un rapporto tormentato

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Striscioni a favore di Antonio Conte


Ilievski smentisce Carobbio: archiviazione o rito immediato

Gli avvocati Francesco Arata e Leonardo Cammarata scrivono di essere convinti dell'insostenibilità delle accuse relative alle partite Novara-Siena e Albinoleffe-Siena destinate, secondo loro, a cadere in un eventuale dibattimento perché già smentite dal pentito Carrobbio in sede di processo sportivo o contraddette dalle indagini difensive. Dunque niente di penale o, al massimo, quella "omessa denuncia" a livello di giustizia calcistica pe la quale Conte ha già pagato con la squalifica di 4 mesi che lo ha tenuto lontano dalla panchina della Juventus all'inizio della stagione 2012-2013. Non solo: anche i verbali degli interrogatori di Ilievski, il super-testimone appena ascoltato dai magistrati, capo della cosiddetta banda degli Zingari, smentirebbero tutte le ricostruzioni dal momento che l'uomo avrebbe chiarito di non aver mai avuto contatti con l'allora allenatore del Siena con dichiarazione in contrasto con quelle di Carobbio anche nella ricostruzione della combine del Siena. Dunque si punta all'archiviazione o, al limite, al rito immediato per evitare un processo lungo e mediaticamente molto esposto.

Ipotesi dimissioni: niente Europeo da processato

Conte è molto amareggiato della richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Cremona. Pensava di poter uscire dalla vicenda processuale come tanti altri indagati nell'inchiesta del pm Di Martino (ad esempio Gattuso) e, invece, si è trovato a gestire un nuovo passaggio delicato che pesa moltissimo soprattutto dal punto di vista umano. In assenza di certezze sotto forma di archiviazione o rito immediato, quindi, lascerebbe la nazionale per evitare il corto circuito di una sua presenza all'Europeo nelle stesse settimane del processo. Quando potrebbe accadere lo strappo? O a giugno, dopo la partita contro la Croazia, oppure in autunno a seconda della reazione della Procura di Cremona. L'archiviazione potrebbe arrivare subito, il rinvio a giudizio si porterebbe come dote dover attendere settembre per conoscere i tempi del processo e l'accettazione di un eventuale rito immediato.

Per la Figc sarebbe ovviamente un passaggio difficilissimo da gestire e al momento non esiste un piano B che preveda l'Europeo senza Conte. Tra l'altro la federazione è costituita parte civile nel processo di Cremona e ci sarebbe il paradosso di una opposizione in giudizio contro il proprio ct. Ecco perché la matassa andrà sciolta al più presto e la mossa di Conte e dei suoi legali potrà aiutare ad arrivare a una soluzione definitiva a tre anni dalla comparsa del nome di Conte nelle carte dell'inchiesta che sta ancora sconvolgendo il calcio italiano.

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