Come fotografare gli animali

Sam Hobson (Sony RX10 III)
CURATE LA SCENA - Prima di prendere in mano la fotocamera, spiega il fotografo Sam Hobson, conviene investire del tempo osservando il comportamento dell’animale. Spesso chi fotografa tende a eccitarsi eccessivamente e questo può spaventare l’animale; è importante capire il soggetto per ottenere delle fotografie suggestive.
Sam Hobson (Sony RX10 III)
RISPETTARE IL SOGGETTO - Si ha a che fare con un animale nel suo habitat, spiega ancora Hobson, non con un paesaggio. Non bisogna disturbarlo, perciò bisogna essere molto attenti a come ci si muove.
Sam Hobson (Sony RX10 III)
FOTOGRAFARE L'ANIMALE AD ALTEZZA OCCHI - Sam Hobson parla per esperienza: l'altezza va valutata quasi sempre in relazione al volto dell'animale, e in particolare ai suoi occhi. Ne guadagnerà l'impatto.
Sam Hobson (Sony RX10 III)
ATTENZIONE ALLE FOGLIE - Per tutti quegli animali (uccelli, ma non solo) che vivono o cercano riparo sugli alberi, rami e fogli rappresentano un vero problema. Perché possono nascondere il soggetto, in primo luogo, ma anche perché possono ingannare il fuoco.
Chris Schmidt (Sony RX10 III)
USATE I FILTRI: In certi ambienti, ad esempio nelle grandi pianure africane, le condizioni ambientali sono difficili. I filtri consentono di proteggere adeguatamente la fotocamera.
Chris Schmidt (Sony RX10 III)
PROCURATEVI UNA BUONA GUIDA/TRACKER - Per il fotografo Chris Schmidt, l’aiuto di un tracker è prezioso, quindi assicuratevi di averne uno valido al vostro fianco.
Chris Schmidt (Sony RX10 III)
OSSERVATE - Può sembrare un consiglio banale, ma osservare con attenzione può portare a scatti meravigliosi e inaspettati. Se trascorrete un’intera giornata a osservare ghepardi e leoni senza che catturino una preda, è molto probabile che ciò accada il giorno dopo, quindi non perdeteli di vista.
Chris Schmidt (Sony RX10 III)
LA MESSA A FUOCO - Curare la messa a fuoco è un aspetto chiave per centrare l’obiettivo, soprattutto con animali in continuo movimento. Per questo motivo è preferibile lavorare in modalità “fuoco continuo” e utilizzare un cursore di piccole dimensioni per essere più precisi.
Chris Schmidt (Sony RX10 III)
ATTENZIONE AI TEMPI - A parte certi rettili, gli animali - di norma - si muovono, e anche molto. Mai come in questo caso, la vera sfida per il fotografo sta nel cogliere l’attimo. Il che significa, in molti casi, lavorare bene sui tempi di esposizione: più sono ridotti, maggiore è la probabilità di congelare il momento.
Chris Schmidt (Sony RX10 III)
PAZIENZA - Siate pronti ad alzarvi presto la mattina per seguire da subito un gruppo di animali, per esempio un branco di leoni, e preparatevi a lunghe attese: i leoni tendono a dormire fino a 20 ore al giorno, pertanto è fondamentale rimanere vigili per accorgersi quando si mettono in movimento ed essere pronti a fotografarli.
Chris Schmidt (Sony RX10 III)
MANO FERMA - Scattare con il tele alla massima focale aumenta la sensibilità al micromosso. Valgono per questo i consigli di sempre: mano ferma, anzi immobile, meglio su una fotocamera stabilizzata.
Chris Schmidt (Sony RX10 III)
LA RAFFICA AIUTA - Le macchine di nuova generazione possono scattare a velocità davvero ragguardevoli. Il che può essere di grande aiuto con soggetti in rapido movimento, ad esempio gli uccelli. Una bella foto è spesso il risultato di decine o centinaia di scatti ravvicinatissimi.

Chi ci ha provato lo sa. Fotografare gli animali, specie se in libertà, può essere un affare molto complicato. Serve mestiere, attrezzatura, colpo d’occhio, pazienza, e anche un po’ di fortuna. Un mix d’ingredienti che - se rispettato - può produrre foto altamente spettacolari.

Lo dimostrano questa foto realizzate da alcuni fotografi professionisti con una RX10 III, la nuova superzoom di Sony che strizza l’occhio proprio agli amanti della fotografia naturalistica. Abbiamo selezionato i migliori, accompagnandoli con una serie di suggerimenti utili, sia di natura tecnica che “comportamentale”.

[Foto: courtesy of Sony]

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