Le opere di più dissacranti di Tvboy
Instagram/Tvboyofficial
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Chi è TvBoy, il Banksy italiano

Ha un nome e un cognome Tvboy, il writer italiano che, dopo il celebre bacio profetico tra Di Maio e Salvini(il titolo dell'opera era Amor populi) è tornato a colpire nel segno con il murales che rappresenta Matteo Salvini in versione Vu' Cumprà.

Si tratta di un'opera comparsa, e già rimossa, sui muri di Giardini Naxos, in Sicilia, dove si trova anche la Madonna dei rifugiati che porta in braccio un bambino di colore.

Chi è Tvboy

Dietro lo pseudonimo, infatti, (non) si nascondeSalvatore Benintende, artista neo-pop nato a Palermo il 16 luglio del 1980 e residente da tempo a Barcellona.

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Appena bambino Salvatore si è trasferito con i genitori nel milanese dove ha vissuto fino all'univeristà. A 16 anni le prime incursioni nel mondo della street art e del lettering sotto lo speudonimo di Crasto.

Dopo le superiori il ragazzo si è iscritto alla Facoltà di Design Industriale di Bovisa Politecnico di Milano e nel 2002 ha frequentato per un anno la Facoltà di Belle Arti di Bilbao.

Dalle prime opere alla consacrazione

Tornato dai Paesi Baschi Benintende ha organizzato la sua prima personale presso la Facoltà di Design e lì per la prima volta è comparso il personaggio di Tvboy, un ragazzetto cartoon con la testa infilata in un televisore. L'happening aveva avuto un discreto successo e Salvatore, da quel momento, ha preso a utilizzare il nickname Crasto The Tvboy, poi divenuto solo Tvboy.

In quel periodo le sue opere vengono esposte in giro per l'Italia tra Firenze, Roma e Milano per poi sbarcare all'estero.

Il trasferimento a Barcellona e la svolta politica 

Dopo la laurea Tvboy resta folgorato dal panorama artistico e dal fermento culturale catalano e decide di trasferirsi a Barcellona dove tutt'ora risiede. 

La consacrazione avviene di lì a poco con esposizioni in giro per il mondo e collaborazioni pubblicitarie con i marchi più celebri al mondo da Nescaffé a Fiat. Dal 2008 il brand Tvboy è registrato sia a livello nazionale, sia internazionale.

La svolta politica di colui che viene definito il Banksy italiano è più recente. Nel mirino di Tvboy sono finiti tanto i politici nostrani quanto quelli internazionali così come la Chiesa e le multinazionali.

Perché non nascondersi

"Mi interessa il messaggio, più che creare un alone di mistero su di me - aveva dichiarato di recente in un'intervista circa la sua decisione di non nascondersi come fanno altri suoi colleghi - Sanno chi sono e io so che faccio. E proprio per questo, sapendo di giocare sul crinale tra ciò che è legale e ciò che invece viene considerato illegale, mi sono affidato a uno studio di avvocati. Sono loro che mi difendono quando arrivano le multe. Ma resto libero di fare la mia arte. E di provocare, senza nascondermi"

Tvboy ha anche collaborato con diverse Ong e con Greenpeace per tematiche legate all'ambiente, ma è con le ultimissime opere che lo street artist è finito sulle pagine di cronaca. 

Le opere censurate

Alla censura del bacio tra Di Maio e Salvini, infatti, è seguita quella a Papa Francesco che nasconde la maglia da Superman (cancellato da un muro romano) o quella del murales spuntato a Pompei dove il Santo Padre figurava ritratto con nel petto un cuore arcobaleno in sostegno alla causa LGBT. Anche il Salvini Vu' Cumprà è stato prontamente censurato, così come diverse opere atte a criticare l'operato del sindaco Raggi a Roma.

Tvboy, in questo senso, non le manda certo a dire e in quell'occasione aveva risposto alle censure del comune ed era tornato a disegnare la Raggi in versione imbianchino che reggeva un cartello recante la scritta: "Viva le buche, abbasso i murales".

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