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Sebastián Vivallo Oñate/Agencia Makro/Getty Images
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Chi è Michelle Bachelet, Alto Commissario Onu per i Diritti umani

“Sono stata una prigioniera politica, figlia di prigionieri politici. Sono stata una rifugiata e un medico, e in qualità di medico ho curato bambini che hanno sperimentato la tortura e la sparizione forzata dei loro genitori”. Questa è Michelle Bachelet, 67 anni, esponente del Partito socialista cileno, prima presidente donna del Cile per due mandati (2006-2010 e 2014-2018), direttrice dell'agenzia dell'Onu per la Promozione dell'uguaglianza di genere dal 2010 al 2014 per poi ricoprire il ruolo, dal 1 settembre 2018, di Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani.

Questa è colei che sulla propria pelle ha sperimentato cosa significa “violazione dei diritti umani”. Lei che ha attaccato direttamente il nostro governo e il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che ha accusato l’Italia di razzismo e ha annunciato l’intenzione di inviare nel nostro Paese personale al fine di valutare “il riferito forte incremento di atti di violenza e di razzismo contro migranti”, sicuramente ha un passato che racconta tanto di lei.

Perseguitata politica del regime di Augusto Pinochet, che nel 1975 la fece sequestrare e internare assieme alla madre, figlia di Alberto Bachelet generale dell'aviazione, che morì assassinato dal regime fascista di Pinochet, fidanzata a Jaime Lopez, uno dei tanti giovani che venne sequestrato e tuttora resta desaparecido, oggi è una delle donne politiche più influenti al mondo.

Una volta libera, negli anni '70 si rifugia in Germania est, dove si laurea in pediatria. Tornata in Cile nel 1979, il suo impegno con il partito socialista e la sua dedizione al lavoro negli ospedali pubblici la portano prima a diventare Ministro della Difesa e poi della Sanità, per arrivare alla carica di Presidente della Repubblica.

Pochi mesi fa, al momento della sua nomina quale Alto Commissario per i Diritti Umani, il segretario generale ONU Antonio Guterres aveva così commentato la sua preferenza: “Non potevo pensare a scelta migliore, Bachelet è una pioniera, una visionaria, una donna di principi e una grande leader per i diritti umani in questi tempi difficili. Questo è un periodo storico in cui odio e disuguaglianza sono in aumento, il rispetto dei diritti umani è in declino, la libertà di stampa è sotto pressione”. Questa è Michelle Bachelet.

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