Ultima settimana di Calciomercato ricca di colpi all'orizzonte. Il Milan è a caccia dell'erede di Mario Balotelli. Il sogno rimane Radamel Falcao del Monaco, concupito pure dalla Juventus. In alternativa ci sono i nomi di Jackson Martinez (Porto) e Mattia Destro. Per quest'ultimo Walter Sabatini vuole però 25 milioni di euro cash. Cifra difficilmente soddisfabile dal club rossonero.

I capitolini potrebbero inoltre fare cassa con la cessione di Mehdi Benatia. Appuntamento a lunedì col Bayern Monaco: dovessero arrivare 30 milioni in contanti, il marocchino lascerebbe Trigoria. Come eredi in arrivo Vlad Chiriches (Tottenham) e il greco Manolas (Olympiakos).

In casa Inter si lavora alle cessioni: Ruben Botta è diretto al Chievo, mentre per Schelotto oltre ai veneti c'è anche il pressing del Parma. In lista di sbarco anche i difensori Hugo Campagnaro e Mathias Silvestre (piace a Palermo e Sampdoria). Dalle loro cessioni può arrivare il tesoretto per strappare lo stopper lusitano Rolando al Porto. Sul fronte Guarin si attende il rilancio dello Zenit San Pietroburgo: troppo bassa la prima offerta di 12 milioni per il colombiano. Ausilio ne vuole almeno tre in più per dare il via libera alla partenza dell'ex Porto.

Trattative in fermento anche all'ombra del Vesuvio. Il Napoli è intenzionato a cedere il centrocampista svizzero Blerim Dzemaili (il Milan offre 3 milioni) e l'attaccante macedone Goran Pandev (piace alla Fiorentina). Come sostituti è caccia aperta al mediano Sandro del Tottenham e ad André Ayew del Marsiglia.

Barcellona e Manchester United, infine, sono pronte all'assalto decisivo per strappare Juan Cuadrado alla Fiorentina. Servono almeno 40 milioni più bonus per incassare l'ok dei Della Valle. Viola che stanno intanto ultimando l'ingaggio del difensore Benjamin Stambouli dal Montpellier.

Da tenere d'occhio anche l'evoluzione del caso Cassano a Parma dopo le intemperanze del fantasista barese di giovedì scorso a Collecchio. L'ultima settimana promette di regalare scintille assolute e grandi botti di mercato.