Billie Eilish Grammy Awards
Epa/David Swanson
Musica

Grammy Awards: trionfa Billie Eilish, deluse Ariana Grande e Taylor Swift

In un'edizione funestata dalla morte improvvisa di Kobe Bryant, più volte ricordato nel corso della serata, Billie Eilish, a soli 18 anni, trionfa ai Grammy Awards con 5 statuette (quattro per lei, una per suo fratello, collega e «migliore amico» Finneas).

«Non avrei mai pensato che ciò potesse accadere in tutta la mia vita - ha dichiarato commossa mentre riceveva il primo Grammy della serata - Sono una che ama scherzare e che non prende tanto sul serio questo genere di cose, ma voglio dirvi che sono davvero grata e onorata di essere qui tra tutti voi. Vi amo dal profondo. Sono cresciuta guardando tutti voi. Grazie alla mia squadra, alla mia mamma, al mio papà e ai miei migliori amici per avermi tenuto in vita fino ad oggi».


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Billie Eilish, che ha iniziato fare musica da bambina nella sua cameretta con il fratello Finneas, è la più giovane artista della storia ad aver ricevuto quattro nomination nelle categorie principali (Best New Artist, Best Song, Best Album e Best Disco), vincendole tutte e quattro.

A soli 18 anni, è anche l'artista più giovane a vincere il premio per il Best Album, superando Taylor Swift, che aveva 20 anni quando ha ricevuto il Grammofonino d'oro per Fearless.

E proprio Taylor Swift e Ariana Grande sono le grandi sconfitte della notte dei Grammy's: l'ex stellina del country e la dominatrice assoluta delle vendite dell'ultimo anno, rispettivamente candidate a 3 e a 5 statuette, sono tornate a casa senza nemmeno un premio, nemmeno minore.

Chissà se, con i loro 30 e 26 anni, non siano ormai considerate troppo "vecchie" per il pubblico dei teenager, che si rispecchiano più facilmente nel look colorato e nella 'joie de vivre' della perennemente imbronciata Billie Eilish.

Tyler, The Creator vince meritatamente con Igor il Grammy Award come Miglior Album Rap (anche se con il disco meno rap della sua carriera), mentre Anderson.Paak si aggiudica con Ventura il premio come Miglior Album R&B, a cui si aggiunge un'altra statuetta per Best R&B Performance per Come Home, in duetto con André 3.000 degli Outkast.

Lizzo, che ha dedicato la sua performance a Kobe Bryant, ha vinto 3 Grammy con Truth Hurts per la categoria Best pop solo performance, con Jarome per Best traditional R&B performance e con Cuz I Love You per Best urban contemporary album.

Gloria Gaynor vince il suo secondo Grammy (Best Roots Gospel Album per il disco Testimony), quarant'anni dopo I Will Survive, mentre Lady Gaga e Bradley Cooper trionfano nella categoria Best Compilation Soundtrack for Visual Media per A star is born.

Gli immarcescibili araldi del big beat, i Chemical Brothers, portano a casa due Grammofonini d'oro per Best Dance Recording e Best Dance/Electronic Album.

John Legend, Meek Mill, DJ Khaled hanno reso omaggio a Nipsey Hussle, morto il 31 marzo del 2019, che ha vinto un Grammy postumo per la sua performance rap in Rocks in the Middle.

Tra le performance più emozionanti della serata, Alicia Keys (presentatrice della serata) e Boyz II Men hanno cantato per Bryant una commovente versione a cappella del brano It is so hard to say goodbye to yesterday, mentre Usher,Sheila E. e FKA Twigs hanno eseguito un medley di alcune canzoni di Prince.

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