I bambini di Kobane al lavoro in Turchia

EPA/ULAS YUNUS TOSUN
23 ottobre 2014. Ferzad Habesi, 14 anni, lavora in un ristorante che vende pizza turca (Lahmacun). Guadagna 5 lire turche alla settimana (1,7 euro). Dopo l'inizio dei combattimenti la sua famiglia ha dovuto abbandonare il negozio di alimentari che gestiva a Kobane. I parenti che vivono a Suruc hanno offerto loro rifugio. Ferzab desidera moltissimo poter riprendere ad andare a scuola in Siria.
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28 ottobre 2014. Celal Iso, 13 anni, lavora in una panetteria per aiutare economicamente la sua famiglia, che vive ora in un magazzino. Suo padre lavorava nelle costruzioni, ma ora è disoccupato. Tutte le mattine Celal, dopo aver pulito il negozio, si occupa del confezionamento del pane. Lavora dalle 7 alle 12 ore al giorno, per un salario settimanale di 20 lire turche (7 euro).
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23 ottobre 2014. Mahmud Sexo, 10 anni, lavora in un mercato ortofrutticolo, guadagnando dalle 3 alle 5 Lire turche al giorno (1/1,7 euro). Anche il fratello lavora per sostenere la loro famiglia, che vive nella tenda di un campo profughi. Mahmud spera nel ritiro dell'ISIS e desidera ritornare a Kobane.
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28 ottobre 2014. Mustafa Aziz, 12 anni, lavora nel negozio di un barbiere, dove guadagna 10 Lire turche al giorno (3,5 euro). Con i suoi 10 fratelli e sorelle è fuggito da Kobane, dove il padre aveva un'autofficina che ha dovuto abbandonare. Mustafa spera nel ritiro dei miliziani dell'ISIS, in modo da poter riprendere la scuola in Siria.
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23 ottobre 2014. Hamude Karhu, 11 anni, lavora in un negozio di vestiti per 20 lire turche alla settimana (7 euro). Prima che iniziasse il conflitto, stava per cominciare la quinta elementare. Suo padre, un ingegnere edile, è attualmente disoccupato. Hamude e i suoi tre fratelli lavorano per contribuire a pagare l'affitto della casa in cui ora vivono a Suruc.
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23 ottobre 2014. Mahir Mustafa, 14 anni, lava i piatti nella cucina di un ristorante, dove lavora dalle 7 alle 12 ore al giorno, guadagnando 20 Lire turche alla settimana (7 euro). I suoi compiti principali sono tenere pulito e servire i clienti. Sogna di andare all'università e diventare farmacista.
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23 ottobre 2014. Haci Ali, 15 anni, lavora con suo fratello nel magazzino di un idraulico, dove guadagna 20 Lire turche alla settimana (7 euro). Il suo compito è di tenere pulito il negozio e di fare da assistente al suo capo. Gli manca molto la scuola che frequentava a Kobane.
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23 ottobre 2014. Mahmud Asma, 15 anni, lavora in un mercato ortofrutticolo per 10 Lire turche alla settimana (3,5 euro). Vive in condizioni di povertà con la sua famiglia in una moschea. Suo padre, un ex operaio nella trivellazione, è disoccupato. Mahmud Asma ha ricordi felici di Kobane e desidera tornare in Siria una volta finito il conflitto.
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28 ottobre 2014. Azad Muhammed, 13 anni, lavora da poco in un'autofficina, dove guadagna 20 Lire turche alla settimana (7 euro). Fa parte di una grande famiglia, ospitata in un campo per rifugiati. I genitori e i suoi 9 fratelli e sorelle sono fuggiti da Kobane. Suo padre, che lavorava nella perforazione di pozzi d'acqua, non ha trovato impiego a Suruc e Azad è l'unico membro della famiglia con un lavoro.
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28 ottobre 2014. Aziz Kadir, 12 anni, nell'officina di riparazioni di mezzi agricoli dove lavora con il padre. Guadagna 20 Lire turche alla settimana (circa 7 euro). Aziz viene da Minazara, vicino a Kobane, da dove è fuggito a Suruc con la famiglia. Uno dei suoi tre fratelli ha deciso di trasferirsi a lavorare in Libano. Il suo desiderio è di poter ritornare a scuola.

Da quando a Kobane sono iniziati i violenti scontri tra i miliziani dell'ISIS e le forze di resistenza curda, sono almeno 200.000 i profughi fuggiti dalla cittadella siriana verso la Turchia. La maggior parte di loro ha trovato rifugio a Suruc, nella provincia di Sanliurfa. Le famiglie dei rifugiati alloggiano temporaneamente nei campi profughi o in edifici abbandonati. I più fortunati tra loro sono stati accolti nelle case dei parenti che abitano qui. 

Circa la metà dei profughi siriani sono bambini con meno di 18 anni, che lontano dalla loro casa e dalla loro scuola si trovano a dover lavorare per sostenere economicamente le loro famiglie. Lavorano dalle 7 alle 12 ore al giorno, svolgendo le attività più diverse - dai ristoranti alle autofficine, dai mercati ortofrutticoli ai negozi di vestiti - e guadagnando in media 20 Lire turche alla settimana (circa 7 euro).

Il fotografo Ulas Yunus Tosun ha ritratto 11 di loro sul posto di lavoro, raccontandoci le loro storie e i loro sogni. 


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