Arriva ultima dopo 40": applausi

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Sarah Attar, 19 anni, durante la sesta batteria degli 800 metri che ha chiuso in 2′44″95. La vincitrice Jane Jepkosgei ha tagliato il traguardo 40 secondi prima.


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Sarah Attar alla partenza degli 800 metri piani. E' diventata la prima donna araba in pista alle Olimpiadi. Il primato assoluto appartiene invece alla judoka Wojdan Shaherkani, prima donna dell'Arabia Saudita in una Olimpiade.


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Sarah Attar, rigorosamente coperta da un velo islamico, durante la gara degli 800.


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Sarah Attar, l'atleta araba di Escondido. Dopo la gara ha dichiarato "E’ un grande onore essere qui a rappresentare le donne dell’Arabia  Saudita. E’ un momento storico. Spero che questo possa fare la differenza".


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L'arrivo solitario di Sarah Attar nella sesta batteria degli 800 metri.


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Un'immagine di Sarh Attar durante la batteria degli 800.


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La figura di Sarah Attar spunta dalle gambe di una atleta arrivata già da tempo al traguardo. Nonostante i 40 secondi di ritardo dai primi la 19enne saudita ha ottenuto la sua più grande vittoria.


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Il sorriso di Sarah prima della gara risponde all'ovazione del pubblico dello Stadio Olimpico di Londra.


Sarah ha tagliato il traguardo 40" secondi dopo Jane Jepkosgei, vincitrice della sesta batteria degli 800 metri, ma poco importa. La 19enne Sarah Attar è diventata la prima donna dell'Arabia Saudita a calcare la pista di atletica in una Olimpiade. Rigorosamente coperta da un velo islamico (in versione sportiva) ce l'ha messa tutta nonostante abbia percorso, a parte i primissimi metri, gran parte della gara in solitaria, lontana dalle sue avversarie. All'arrivo il pubblico inglese le ha riservato un applauso speciale. A volte basta esserci per scrivere la storia.

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