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Aria rivoluzionaria in lattina. In vendita, in Cina

Talvolta capire come fanno i cinesi non solo a pensare ma anche a portarle avanti determinate iniziative e persino ad avere successo è proprio difficile. Eppure, il famoso filantropo cinese Chen Guangbiao è riuscito a sfruttare la crisi delle Diaoyu/Senkaku in tre modi: ha aiutato il governo a convincere i cinesi che manifestare il proprio patriottismo in momenti di crisi è importantissimo, ma va fatto in maniera razionale e soprattutto non violenta, altrimenti si rischia di mettere in difficoltà il partito . Ha conquistato migliaia di nuovi simpatizzanti. E ha lanciato un nuovo business milionario.

Andiamo con ordine: "fratello Biao", come ama farsi chiamare il presidente della Jiangsu Huangpu Recycling Resources Corporation, nei giorni più tesi delle proteste anti-giapponesi ha lanciato un appello su tutti i social network della Cina popolare: "cari amici, se sapete chi sono e mi avete sempre seguito, fatemi sapere se avete subito danni nei giorni in cui una violenza irrazionale ha colpito la Cina, e vi risarcirò". Una mossa che ha inevitabilmente spinto tanti altri cinesi a seguire i suoi (numerosissimi) blog. A cui ha chiesto in cambio di comprare le sue "lattine di aria rivoluzionaria". A poco meno di un dollaro l'una.

L'aria di Chen Guangbiao è stata imbottigliata nei luoghi più puri della Repubblica popolare. Montagne Jinggang incluse, da sempre considerate la culla della rivoluzione cinese, visto che è lì che Mao Zedong ha fondato l'Armata Rossa. E le lattine, che aiutano chi le consuma a "essere persone corrette", a "avere un buon cuore" e a "fare buone cose" sono andate esaurite in poche ore. Non solo: qualcuno si è anche preso la briga di spedirne un'abbondante fornitura all'esercito, per aiutare i militari chiamati a difendere le Diaoyu a trovare la forza per respingere l'offensiva nipponica.

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