MISHA Nuova Pompei, Il pattern Architetture Grottesche ideato da Vito Nesta
Lifestyle

Aspettando il Salone del Mobile (seconda puntata)

Un ritorno che ha in sé un carattere di eccezionalità, non solo per la qualità delle proposte e delle aziende protagoniste, ma anche per l’accelerazione che il Salone del Mobile milanese dimostrerà di aver dato al processo di trasformazione ed evoluzione dell’evento fieristico. Il Salone ha sempre dato prova di una straordinaria curiosità, disponibilità e apertura al confronto e di una grande volontà e capacità di migliorarsi, innovando formule consolidate. In questi anni così complessi, riflessioni, ricerche, domande sul futuro delle fiere sono state all’ordine del giorno e hanno portato a una concreta revisione del format espositivo con l’obiettivo di poter continuare a generare valore per tutta la design community. Da questa energia positiva e costruttiva, nascono le tre importanti novità di questa edizione: l’unico livello espositivo, con gli espositori dei padiglioni superiori (8-12, 16-20) ricollocati in quelli inferiori per semplificare, migliorare e valorizzare la fruizione e l’esperienza di visita; il nuovo layout di Euroluce, che, da stand-centrico, riporterà l’uomo e la fruizione della Manifestazione al centro, grazie a un percorso ad anello, smart, iper-fruibile e meglio connesso; la componente culturale, sarà integrata negli spazi della biennale della luce attraverso contenuti interdisciplinari ed esperienziali, che spazieranno dall’architettura all’arte con mostre, talk, workshop, installazioni site-specific.

Ecco alcuni oggetti, in anteprima.

A tavola tra le paline  della laguna

D’ORSI STUDIO, Palina


Il palo da ormeggio che svetta sulle acque della laguna veneta si chiama palina e ha dato il nome al tavolo che il designer Jo D’Orsi ha realizzato con l’azienda Venedia. In legno massello, le gambe del tavolo vantano un effetto di alternanza cromatica dato da due strisce di acciaio verniciato avvolte a elica intorno al legno, applicate a secco senza ausiliodi collanti. Questo rende i materiali facilmente e completamente separabili per un riciclo al 100%.

Vetro e porcellana

LUCEPLAN Alibel Firmato da Alessandro Zambelli.


LUCEPLAN Alibel

Firmato da Alessandro Zambelli, il sistema di luci Alibel ha in sé qualcosa di poetico visto che l’ispirazione è quella di un piccolo insetto che si appoggia su uno specchio d’acqua, creando cerchi concentrici. La leggerezza del vetro e i vari gradi di diffusione della luce fanno il resto. Tuttavia l’aspetto più interessante del progetto risulta essere l’illuminazione su binario verticale oppure orizzontale, che solitamente è associata a un ambito tecnico e che invece Zambelli trasporta in ogni ambiente della casa oppure del contract.

Vetro e porcellana

DIBBERN, Lumen collezione di lampade da tavolo in porcellana e vetro, dalle forme essenziali e dai colori caldi.


DIBBERN, Lumen Produttore di porcellane di alta qualità, noto per i preziosi set da tavola in Fine Bone China, sottile, leggera e traslucida, Dibbern approda per la prima volta alla Milano Design Week. In collaborazione con il lighting designer Tobias Grau, l’azienda di Amburgo presenterà Lumen: collezione di lampade da tavolo in porcellana e vetro, dalle forme essenziali e dai colori caldi, in cui tradizione classica ed estetica contemporanea trovano una sintesi felice.

Con il legno curvato e lavorato

LIVING DIVANI, Ark David Lopez Quincoces è l’autore della poltrona Ark, una seduta scultorea, quasi da collezione.


LIVING DIVANI, Ark

David Lopez Quincoces è l’autore della poltrona Ark, una seduta scultorea, quasi da collezione, realizzata in un materiale vivo e naturale qual è il legno, e definita da un tratto semplice e rettilineo. «L’idea è stata quella di creare una poltrona-oggetto che fosse quasi come un segno grafico, dove la linea curva incontra la linea retta definendo un profilo, una seduta e uno schienale» spiega l’architetto Quincoces. Il risultato sembra essere perfetto.

INFINITI, GT01

INFINITI GT01, lo stile è quello post industriale.


INFINITI, GT 01

Lo stile è quello post industriale, come si intuisce dalle saldature marcate del telaio a slitta verniciato in rosso oppure in bianco. GT01, disegnata da Gio Tirotto, è una sedia dal design senza tempo, perfetta per il living oppure per l’ambiente ufficio.

Pavimentazioni tessili

RADICI, Tartan Doodles, dal leader delle pavimentazioni tessili della Val Seriana.


RADICI, Tartan Doodles

La storia ha origine nel 1950, quando Pietro Radici inizia a produrre, in Val Seriana, tappeti raffinati e tessuti con telai jacquard sotto il nome di Tappetificio Nazionale. Oggi Radici è leader nel campo delle pavimentazioni tessili e per il Salone 2023 si avvale di designer come Arthur Arbesser, prestato dal mondo della moda, per realizzare pattern caleidoscopici e dalla modernità dirompente.

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