Anche Panorama.it nelle mail di Hacking Team

Sono passate solo un paio di ore dalla pubblicazione da parte di WikiLeaks di un elenco navigabile di tutte le conversazioni email scambiate dal gruppo di Hacking Team, la software house milanese che vendeva vari programmi per il monitoraggio online a privati e governi sparsi per il mondo e i cui sistemi sono stati violati la scorsa settimana.

Il lavoro della piattaforma di Assange è encomiabile, basta accedere qui per cercare tutto ciò che concerne le comunicazioni via posta elettronica inviate da indirizzi interni dell'azienda, con un'interfaccia talmente semplice da far sembrare che sia un falso. E invece è tutto vero; proviamo allora a digitare "Panorama.it" e tra qualche risultato non proprio correlato al nostro sito ecco invece sbucare un bel po' di email che ci riguardano.

L'attenzione è rivolta soprattutto a due articoli pubblicati il 13 agosto 2012 e il 30 giugno 2014, giusto un anno fa. Il primo, "È arrivato FinFisher, il primo virus governativo", parla di un programma, FinFisher appunto, prodotto dalla Gamma International Gmbh, e in grado di controllare segretamente i computer dove installato, attivando la webcam e registrando tutto ciò che l’utente digita sulla tastiera. 

Il secondo, "L’Italia culla degli hacker governativi", riguarda proprio Hacking Team e le accuse del Citizen Lab secondo cui ci sarebbero loro dietro l'alterazione dell'app di news arabe Qatif Today che servirebbe invece per spiare cittadini e attivisti nel paese.

Non c'è dubbio, dalle pubblicazioni di WikiLeaks si evince come il Team fosse interessato alla lettura di Panorama.it e di vari articoli inerenti la sicurezza informatica e gli sviluppi sul monitoraggio telematico, habitat naturale per gli hacker governativi. 

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