Addio ad Alida Chelli, 10 foto per ricordarla

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Alida Chelli, voce verace della canzone italiana in romanesco, durante il festival di Sanremo nel 1984.


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Alida Chelli e l'attore e cantante Renzo Montagnani durante il festival di Sanremo nel 1984.
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Pippo Baudo e Alida Chelli durante il festival di Sanremo nel 1984-
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Alida Chelli ed Enrico Montesano interpretano la commedia musicale "Rugantino" il 19 dicembre 1971.

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L'attrice Alida Chelli e l'attore Walter Chiari mostrano il premio vinto la  "Maschera d'argento " durante la cerimonia di consegna, Roma 12 ottobre 1970.


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L'attrice Alida Chelli e l'attore Walter Chiari durante la cerimonia di consegna del premio la "Maschera d'argento", Roma 12 ottobre 1970.
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Alida Chelli, Walter Chiari e Wanda Osiris (sulla sinistra) in una foto del 6 febbraio 1963.

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Una immagine senza data di Alida Chelli e Walter Chiari.

Dal matrimonio con l'attore Chiari è nato il figlio Simone Annicchiarico; dopo il fallimento del legame, la Chelli ha sposato il conte Agusta e successivamente è stata legata per qualche tempo a Pippo Baudo.


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Alida Chelli e Walter Chiari in una foto del 6 febbraio 1963.
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Alida Chelli e Beppe Menegatti durante le prove della commedia "De Pretore Vincenzo" di Eduardo de Filippo , il 14 novembre 1961 a Roma.

Amore, amore, amore, amore mio
in braccio a te, me scordo ogni dolore
vojo resta co'te sinnò me moro...

Intensa e verace in romanesco, la sua voce scava profonda nella sua versione di Sinnò me moro che apre il film di Pietro Germi Un maledetto imbroglio (1959). Soprattutto nel riascoltarla ora. Alida Chelli, attrice, cantante e ballerina, se ne è andata sabato 14 dicembre dopo una lunga malattia a 69 anni.

Nata il 23 ottobre 1943, figlia d'arte del compositore del colonne sonore e direttore d'orchestra Carlo Rustichelli (il suo vero nome infatti è Alida Rustichelli), è stata il grande amore di Walter Chiari, da cui ha avuto Simone Annichiarico, figlio che le è stata accanto fino alla fine. Ma è stata legata per sette anni anche a Pippo Baudo, che nell'apprendere la sua morte ha detto commosso: "donna importante'' e "artista clamorosa, che però non credeva molto nelle sue qualità", "per me è un lutto personale: l'ho amata tanto Alida e da lei sono stato tanto amato".

Ha recitato per il cinema ma anche per il teatro, spesso cantando, come nel musicarello Quando dico che ti amo o nelle commedie musicali Cyrano (1979) con Domenico Modugno e Aggiungi un posto a tavola (1990) con Johnny Dorelli, ma è soprattutto ricordata come la migliore Rosetta di sempre in Rugantino (1978) accanto a Enrico Montesano.

Gli ultimi suoi anni sono stati molto difficili. Baudo ha raccontato: "Era malata, ha combattuto e sofferto moltissimo: non si piaceva più, non voleva essere vista, io la sentivo solo per telefono, chissà forse alla fine la morte è stata una liberazione. Accanto a lei comunque, innamorato della sua mamma, c'era Simone".

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