Agcom: in Italia banda larga ancora insufficiente

Un capitolo importante nella relazione annuale dell'autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni - presentata oggi dal presidente Angelo Marcello Cardani - riguarda la diffusione della banda larga nel paese.

Distribuzione territoriale diseguale
Nonostante a livello nazionale, ha detto Cardani, l'infrastuttura abbia raggiunto il 97% della popolazione (attestandosi sul livello medio Ue del 3% in termini di digital divide), la situazione presenta criticità nella distribuzione sul territorio".

Digital divide leggermente ridotto
"Al nord, per esempio - continua Cardani - si va da una copertura del 98,4% della Lombardia all'83% del Friuli; al centro dal 96% del Lazio all'88% dell'Umbria; al sud dal 96,6% della Puglia al 76% del Molise".

"Comunque - chiarisce l'Agcom - vi è un miglioramento rispetto all'anno precedente: il digital divide si riduce dell'1% a livello nazionale".

Penetrazione inferiore all'Europa
"Il livello di penetrazione - allerta però Cardani - si presenta più basso della linea europea, con il 51% delle famiglie che hanno sottoscritto un abbonamento rispetto a una media Ue del 70%.

Tra le ragioni, un minore utilizzo di internet e minore livello di alfabetizzazione, i prezzi dei servizi su rete fissa più elevati dei principali paesi europei, una minore velocità media di navigazione e l'assenza di concorrenza dinamica tra operatori di rete fissa e operatori televisivi via cavo".

La banda ultralarga
"Gli indicatori sulla banda ultralarga - spiega ancora Cardani - presentano un grado di arretratezza preoccupante rispetto all'Europa. L'Italia registra un livello di copertura del 36% contro il 68% dell'Ue a 28 e di conseguenza un digital divide doppio rispetto a quello europeo e con situazioni regionali che arrivano al 100%, ovvero totale assenza di reti a banda ultralarga".

La situazione, secondo il presidente dell'Agcom, è "ancora più critica se si considera il livello di penetrazione: solo il 4% delle famiglie utilizza connessioni "30 Mbps (contro il 26% dell'Ue28) e praticamente nulle sono le connessioni "100 Mbps (9% nell'Unione)".

"Un ruolo decisamente importante per colmare tale divario - conclude Cardani - potrà essere svolto attraverso gli strumenti messi in campo dal governo in attuazione della strategia per la banda ultralarga, che prevede la destinazione di una quota significativa di incentivi e contributi finanziari alle aree bianche (percentuale di digital divide pari al 100%) del Paese". (Lapresse)

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