100 anni fa la battaglia della Marna

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Soldati francesi durante la battaglia della Marna. 5-12 settembre 1914.


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La mappa degli schieramenti al 5 settembre 1914.


Imperial War Museum

Reparto di artiglieria tedesca in marcia.


Imperial War Museum

Inglesi della British Expeditionary Force (BEF) con salmerie ippotrainate.


Gallica.bnf.fr

Trincea francese a Souain con un "crapouillot" o mortaio da trincea.


Imperial War Museum

La linea del fronte sulla Marna. Postazioni tedesche viste dai francesi presso Signy-Signets.


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La cittadina di Senlis rasa al suolo dal fuoco tedesco.



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Il corpo di un soldato tedesco nei pressi di un fienile.


Imperial War Museum

Postazione di artiglieria francese con pezzi da 75mm, i famosi "Soix-cente-quinze", il cui apporto sarà fondamentale nelle fasi finali della controffensiva francese.


Imperial War Museum

Colonna di fanteria inglese nei pressi del fiume Aisne, che scorre a nord parallelo alla Marna.


Imperial War Museum

Posto Comando inglese durante la distribuzione delle vettovaglie.


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La desolazione del campo di battaglia visto da una trincea francese.


Imperial War Museum

I resti di un ricognitore tedesco Etrich "Taube" abbattuto dai francesi.


Imperial War Museum

Un biplano Farman del servizio aeronautico francese. L'aviazione militare, nonostante fosse agli albori, fu fondamentale per il rovesciamento del fronte della Marna. Fu proprio l'azione dei ricognitori a confermare la diversione delle colonne tedesche al quartier generale francese. In seguito alle informazioni degli aviatori, fu presa la decisione definitiva del passaggio alla controffensiva da parte degli uomini del titubante Joffre.


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Postazione di fucilieri francesi in campo aperto. Ancora durante la battaglia della Marna la mimetizzazione delle divise non era utilizzata dall'Armée Francaise. I colori delle uniformi, blu e rosse, ricordavano ancora quelle dell'esercito napoleonico.


Imperial War Museum

Uomini del reggimento "Scottish Rifles" durante la fase di ripiegamento, inseguiti dalle armate del generale tedesco Kluck.



Imperial War Museum

Un gruppo di civili francesi in preghiera sulla tomba di un inglese.


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Feriti francesi provenienti dal fronte durante l'evacuazione alla stazione di Reims.


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Bottini francesi: a sinistra, ufficiali su un automobile catturata e a destra soldati francesi scherzano indossando parti di uniformi tedesche.


Imperial War Museum

Soldati tedeschi su un ponte della Marna fatto in precedenza brillare dagli inglesi in ritirata.


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L' "eroe della Marna", il generale Joseph Simon Galliéni. Era responsabile della difesa fortificata di Parigi durante l'evacuazione del governo francese. I tedeschi erano ormai a pochi chilometri dalla capitale quando una sua concezione strategica (che ricordava molto le mosse napoleoniche) fece sì che i francesi passassero all'offensiva contro la parte più debole delle armate tedesche.  


Durante la fase della controffensiva, reparti francesi attraversano la Marna su un ponte di barche.


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Un "Taxi della Marna" sfila in trionfo a Parigi nel primo anniversario della battaglia. La requisizione delle auto pubbliche parigine fu un'altra mossa concepita da Galliéni. I taxi compirono diversi viaggi verso le posizioni francesi garantendo così un rapido rinforzo ai reparti impegnati a respingere i tedeschi.


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I segni della disfatta tedesca. Corpi di soldati germanici ammassati in una trincea.


Prigionieri tedeschi del fronte della Marna assistiti dalla Croce Rossa.


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Corpi di tedeschi in un campo nei pressi di Peronne, regione della Somme. La cittadina, precedentemente occupata dai tedeschi fu liberata il 12 settembre 1914 al termine della battaglia della Marna.


Library of Congress

Civili francesi osservano le munizioni abbandonate dai tedeschi in rotta.


Gallica.bnf.fr/BnF

Pubblicazioni celebrative francesi della prima battaglia della Marna.


Dopo la battaglia delle Frontiere, lo sfondamento tedesco attraverso il Belgio verso Parigi sembrava inarrestabile. I Francesi erano costretti a una ritirata generale mentre il corpo di spedizione inglese, incalzato dalle armate del Generale tedesco Von Kluck, pensò addirittura di ritirarsi dal fronte. La Blitzkrieg di Von Moltke sembrava destinata ad un rapido successo. La battaglia della Marna, che cambiò il corso della Grande Guerra sul fronte occidentale, fu soprattutto il risultato di una serie di errori strategici tedeschi e di una serie di intuizioni francesi e di eventi ad essi favorevoli. La linea di collegamento tedesca si era infatti smisuratamente allungata durante la corsa verso Parigi. Questo generava preoccupazione presso l'alto comando tedesco, in quanto l'estensione delle colonne portava ad un indebolimento dei fianchi dello schieramento. Questo produsse tra i generali tedeschi la volontà di deviare dai piani di avanzata originali, decidendo una deviazione per raggiungere velocemente Parigi da Est. La capitale era a soli 60 km dalle avanguardie germaniche. Gli inglesi erano in rotta, inseguiti da Kluck. 

Il 2 Settembre il governo francese lascia Parigi per Bordeaux. La capitale resta difesa dal generale Joseph Simon Galliéni, molto più risoluto del titubante Joffre. Quando i tedeschi deviarono di nuovo la direttrice di marcia, Galliéni ebbe l'intuizione che cambiò il corso degli eventi. Supportato dai rapporti della ricognizione aerea, insistette presso Joffre perché questi ordinasse l'arresto della ritirata e l'inizio della controffensiva. Il generale aveva compreso bene lo stato di logoramento dei tedeschi e le loro difficoltà logistiche, oltre al vantaggio offerto dall'assurda decisione tedesca di inviare parte del contingente sul fronte orientale per contrastare l'avanzata russa. Il 2 settembre gli inglesi, guidati dal generale French, giunsero in ritirata lungo la Marna facendo saltare i ponti. Galliéni dovette a lungo lottare per convincere l'altezzoso comandante britannico ad aderire al suo piano e di fatto saltò Joffre quando diede ordine alla 6a Armata del generale Maunoury di contrattaccare. 

Il 6 settembre la 6° armata francese attaccò i tedeschi presso il fiume Orcq, che opposero una dura resistenza. Ancora una volta fu Galliéni con un’intuizione fuori dagli schemi a salvare la situazione. Fece requisire in poche ore tutti i taxi di Parigi affinché le truppe di riserva della capitale arrivassero in un lampo a rafforzare l’offensiva. Di fatto aveva inventato la prima brigata motorizzata della storia, passata al mito come il giorno dei “Taxi della Marna”. Per rinforzare il fronte dell’Orcq il generale Kluck decise autonomamente di sguarnire il fianco destro. Per gli uomini di Von Moltke fu l’inizio della fine. I britannici cominciarono a penetrare nel varco che si era creato tra le armate tedesche e premeva a sinistra dello schieramento. Fu così che in Von Bulow cominciò a  maturare l’idea di una ritirata generale, visto che anche nella zona delle paludi di Saint-Gond il maresciallo Foch aveva duramente messo alla prova il centro dello schieramento tedesco. Entro il 12 settembre un demoralizzato Von Moltke si recò in Lussemburgo da Guglielmo II il quale, su tutte le furie, lo destituì. 

Il sogno della guerra lampo svaniva presso il comando germanico e la Grande Guerra divenne da conflitto di movimento a guerra in trincea. 

LEGGI ANCHE: LA BATTAGLIA DELLA MARNA. PARTE I: LO SCONTRO ALLE FRONTIERE E LA CADUTA DEL BELGIO

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