Addio a John Wetton: le 10 canzoni indimenticabili
Con I King Crimson ha inciso gli indimenticabili "Lark's tongues in aspic", "Starless and bible black" e "Red"
Il bassista ha collaborato con Uriah Heep, Roxy Music, UK e Asia
Il mondo del rock progressivo piange la scomparsa del cantante e bassista inglese John Wetton, morto a 67 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro al colon. L’artista aveva affrontato la malattia con un’intensa attività su Twitter, invitando costantemente ai controlli preventivi e aggiornando i fan sul suo stato di salute. L’ultimo messaggio dell’11 gennaio sul suo sito ufficiale aveva preoccupato i suoi supporter: “Sono deluso di annunciare che, su consiglio del mio team medico, devo recedere dalla Cruise to the Edge, e dalla prima tappa del tour, 15 Marzo – 4 Aprile. Presto inizierò una nuova procedura medica di chemioterapia, in base alla quale non sarò in grado di volare”.
Wetton è il terzo grande bassista prog scomparso negli ultimi mesi, dopo Chris Squire (Yes) e Greg Lake (Elp). Voce limpida, virtuoso del basso e abile compositore, Wetton ha segnato profondamente il ventennio tra gli anni Settanta e Novanta.
Il bassista ha iniziato la sua carriera con i Mogul Thrash, per poi approdare nei Family al posto di John Weider. Nel 1972 Robert Fripp lo chiama nella nuova formazione dei King Crimson, a cui ha dato un contributo fondamentale negli album Lark's tongues in aspic, Starless and bible black e Red.
Dopo lo scioglimento dei King Crimson, Wetton ha collaborato con Uriah Heep, Roxy Music, UK e Asia , il supergruppo formato da Steve Howe (Yes), Carl Palmer (Emerson, Lake & Palmer), Geoff Downes (Buggles, Yes).
Nel 1980 è uscito il suo primo album solista, Caught in the crossfire, cui ne seguiranno altri sei, tra cui spiccano Arkangel del 1997 e Raised in captivity del 2011.
Vediamo quali sono i 10 brani cult della sua lunga e prolifica carriera. [Cliccare su Avanti]