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(Getty Images).
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Inchieste

Per farsi pubblicità, i trafficanti usano le Ong

Su frequentatissimi gruppi Facebook appaiono i loro messaggi in arabo, accanto a foto delle coste libiche, immagini di satellitari e salvataggi nel Mediterraneo operati da navi dei soccorsi. Strategie autopromozionali in cui, per attirare «clienti» disposti a pagare 1.500 euro il viaggio della speranza verso l'Italia, vantano anche rapporti consolidati con le organizzazioni non governative.

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Francesca Ronchin