Cuciniamo insieme: manzo delicato in salsa di melagrane
in cucina

Cuciniamo insieme: manzo delicato in salsa di melagrane

Ci sono tantissime occasioni per gustare la melagrana, il succo è ottimo al mattino, come dissetante, potete farci delle torte o semplicemente usatelo come colorante toccasana in alcuni piatti. Ebbene oggi abbiamo pensato di presentarvi una salsa che ha nella melagrana il suo sentore predominate, da accompagnare a un taglio di carne di pregio. In cucina dunque.


Si avvicina il Natale e il colore del Natale è il rosso, è la tonalità della vita, del «sol invictus», della rinascita. È anche il colore del frutto caro a Demetra che appunto, ora che Persefone riemerge dall'Ade, la celebra spargendo nuova fertilità sulla terra con i tanti semi della melagrana. A testimonianza del passaggio continuo di simbologia tra i riti antichi e la religione cristiana sta a esempio un capolavoro di Sandro Botticelli che sol che ci facessero andare ai musei potreste ammirare a Firenze alla Galleria degli Uffizi: la Madonna della Melagrana. Sapete, ce lo dice la scienza della nutrizione che questo frutto all'apparenza difficile da mangiare, aspro e insieme dolce, complesso e diffusissimo è un toccasana, ma ce lo dice anche la mitologia e persino la tradizione ebraica che indica nella melagrana il frutto della giustizia perché ha 613 semi tanti quanti sono i comandamenti e precetti della Torah, che questo «alveare di semini rossi» è un dono prezioso della natura. Così prezioso che a esso è affidata la felicità degli sposi nella nostra tradizione mediterranea in segno di unità, di fertilità, di prosperità.

Ci sono tantissime occasioni per gustare la melagrana, il succo è ottimo al mattino, come dissetante, potete farci delle torte o semplicemente usatelo come colorante toccasana in alcuni piatti. Ebbene oggi abbiamo pensato di presentarvi una salsa che ha nella melagrana il suo sentore predominate, da accompagnare a un taglio di carne di pregio. In cucina dunque.

Ingredienti - 1 chilo di manzo (noi preferiamo lo scamone, ma va benissimo anche la noce o la fesa) 4 melagrane piuttosto grandi e mature, 50 grammi di burro di primo affioramento, 5 cucchiai di olio extravergine di oliva, 30 grammi di senape, 250 grammi di patate meglio se novelle, 1 bicchiere scarso di vino bianco secco, un rametto di rosmarino, qualche foglia di salvia, una cipolla bianca, sale e pepe q.b.

Procedimento - Sgranate le melagrane e frullatene i tre quarti dei semi ottenuti in modo da ricavarne circa 200 millilitri di succo che otterrete setacciandola massa frullata con il colino cinese. In una capace casseruola fate fondere il burro con tre cucchiai di olio extravergine di oliva, il rametto di rosmarino le foglie salvia e la cipolla finemente tritata. Fate rosolare la carne da tutte le parti in modo da sigillarla, poi irroratala con il vino bianco che lascerete evaporare.

Incoperchiate e lasciate cuocere almeno 50 minuti a fuoco dolce.Nel frattempo lessate le patate e schiacciatele privandole ovviamente della buccia. A cottura della carne ultimata (se si asciuga troppo aggiungete un po' d'acqua o meglio un po' di brodo vegetale) toglietela dalla casseruola e tenetela in caldo aggiustando di sale e di pepe, eliminate rosmarino e salvia,aggiungete le patate schiacciate, la senape e il succo di melagrana.

Frullate e fate addensare sul fuoco e se serve aggiustate di sale e di pepe. Tagliate a fette la carne nappatela con la salsa e guarnite con i semini di melagrana che avete tenuto da parte. Qualora la carne vi si fosse raffreddata una volta tagliata a fette potete ripassarla in casseruola insieme alla salsa.

Come far divertire i bambini - Una volta che avete privato della buccia le melagrane fate estrarre i semi dai bimbi raccomandando loro di non prendere la parte bianca che risulterebbe troppo amara.

Abbinamento - Noi consigliamo una Vernaccia di Serrapetrona spumante inversione secca, ma questo piatto trova matrimonio perfetto con un Lambrusco soprattutto con quello ottenuto da vitigno Grasparossa anche se va benissimo la varietà Maestri.

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Carlo Cambi

Toscano di nascita e di formazione (economico-giuridica) diventa giornalista professionista a 23 anni. Percorre tutto il cursus honorum a Repubblica fino a dirigere le pagine di economia. Nel 1997 fonda I Viaggi di Repubblica - primo e unico settimanale di turismo - che dirige fino al 2005 quando sceglie di vivere a Macerata insegnando marketing del territorio e incontra Maurizio Belpietro col quale stabilisce un sodalizio umano e professionale. Autore radiofonico e televisivo continua a occuparsi di economia ed enogastronomia. Ha scritto una trentina di libri. Il suo best seller? Il Mangiarozzo.

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Petra Carsetti