Cuciniamo insieme: involtone di Natale
in cucina

Cuciniamo insieme: involtone di Natale

Meno sei! Mancano 144 ore a Natale. E allora che la festa cominci proprio da questa domenica. Abbiamo pensato una ricetta gustosa e se volete anche un po’ curiosa visto che vi proponiamo un involtino XXL che diventa appunto l‘involtone. È un modo molto gustoso di portare in tavola qualcosa di diverso dal solito arrosto.


Questa nostra ricetta ha una parente di rango molto più elevato e illustre che è la Rosa di Parma, una ricetta che avrebbe avuto un posto d’onore alla mensa dell’arciduchessa Maria Luigia Asburgo Lorena già imperatrice dei francesi per essere andata in sposa a Napoleone Bonaparte per suggellare la pace di Vienna. Come si sa dopo Waterloo la consorte dell’Imperatore ebbe come suo regno il ducato di Parma e Piacenza e ancora oggi è venerata dai parmigiani come una sorta di protettrice della città. Ebbene noi pigliando spunto dalla Rosa di Parma l’abbiamo un po’ involgarita e irrobustita e ci siamo inventati l’involtone di Natale.

Ingredienti - 800 grammi di scamone di manzo in un’unica fetta, due o tre salsicce, 150 grammi di speck di ottima qualità, 200 grammi di Brie o di altro formaggio che a voi piace: dal Taleggio alla Fontina arrivando all’Asiago, una carota, una zucchina, due cipolle rosse, 100 grammi di olio extravergine di oliva, 250 millilitri di vino rosso di ottima qualità, qualche rametto di rosmarino e qualche foglia di alloro, sale e pepe q.b.

Procedimento - Battete bene la carne in modo da appiattirla come fosse una fettina di generosissime dimensioni, stendetela sul piano della cucina e guarnitela prima con le fette di speck che adagerete sulla superficie della carne, poi con le salsicce che spalmerete sopra lo speck. Ora prendete la carota e la zucchina e fatele in quattro parti e sistematele per la lunghezza alternandole al centro del “fettome” di carne. Ai lati delle verdure mettete dei pezzettoni di formaggio. Se preferite potete ricavare dal formaggio tante fettine da sovrapporre alla salsiccia e allora adagerete poi successivamente al centro la carota e la zucchina. Ora arrotolate l’involtone e serratelo bene con lo spago da cucina legandolo più volte. Prendete una casseruola capiente e mettete l’olio extravergine sul fondo, il rosmarino, l’alloro e le due cipolle tritate grossolanamente. Accendete il fuoco a livello moderato e fate diventare trasparente la cipolla. Ora adagiate nella casseruola la carne e fatela rosolare da tutti i lati per sigillarla. A questo punto irrorate col vino, alzate la fiamma e fate sfumare l’alcol. Aggiustate di sale e di pepe e incoperchiate. Andate a cottura (ci vorrà circa un’ora) girando l’involtone di quando in quando e controllando che non si asciughi troppo. Del caso intervenite con appena un po’ d’acqua calda. A cottura quasi ultimata aggiustate se serve ancora di sale e di pepe. Quando la carne è pronta estraetela dalla casseruola, prendete il fondo di cottura e filtratelo. La salsetta vi servirà ad accompagnare l’involtone. Se volete potete anche addensarla; basterà prendere un po’ di burro infarinarlo e farlo fondere dentro l’intingolo che metterete sulla fiamma vivace a far ritirare di un terzo.

Come far divertire i bambini - Fatevi aiutare a comporre gli starti dell’involtone. Si divertiranno moltissimo.

Abbinamento - Noi abbiamo optato per un Brunello di Montalcino DOCG che abbiamo usato anche per sfumare. Gli altri due grandi di Toscana Nobile di Montepulciano e Chianti Classico gran riserva con questo piatto vanno a nozze. Ma potete servirlo con tutte le declinazioni del Nebbiolo - dal Barolo al Gattinara – ma anche con meravigliosi rossi del Sud come l’Aglianico, il Cirò Rosso Calabrese, il Carignano del Sulcis o il Nerello Mascalese e il Nero d’Avola siciliani

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Carlo Cambi

Toscano di nascita e di formazione (economico-giuridica) diventa giornalista professionista a 23 anni. Percorre tutto il cursus honorum a Repubblica fino a dirigere le pagine di economia. Nel 1997 fonda I Viaggi di Repubblica - primo e unico settimanale di turismo - che dirige fino al 2005 quando sceglie di vivere a Macerata insegnando marketing del territorio e incontra Maurizio Belpietro col quale stabilisce un sodalizio umano e professionale. Autore radiofonico e televisivo continua a occuparsi di economia ed enogastronomia. Ha scritto una trentina di libri. Il suo best seller? Il Mangiarozzo.

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Petra Carsetti