Cuciniamo insieme: grano monococco con pesto di fave e gamberi
in cucina

Cuciniamo insieme: grano monococco con pesto di fave e gamberi

Profumi primaverili, consistenze rurali e un pizzico di creatività per portare in tavola un ingrediente antico e prezioso: il grano monococco. Si tratta dell’antenato di tutti i cereali che viene riscoperto e rimesso a coltivazione in questi anni nelle Marche che, come molti dovrebbero sapere, sono uno dei centri di massima sperimentazione e coltura del grano.


Se ne parla tanto di questo cereale in questi giorni, ma fino a ieri non era considerato, come capita a tanti prodotti agricoli. Un po’ come l’aria, finché si respira sembra che non serva! Il grano monococco è probabilmente l’antenato addirittura del farro che fu uno dei primi creali usati dalle popolazioni italiche. È – per così dire e non ce ne vogliano gli esperti – una via di mezzo tra il duro e il frumento tenero. Ci si fanno delle paste ottime, bisogna solo avere un po’ di accortezza nei tempi di cottura. Ripaga con una quantità di proteine invidiabile, con minor glutine, con un più basso indice glicemico. E con un sapore e un profumo che stanno a metà strada tra il cacao e il fieno. Da provare assolutamente per la salute (anche del pianeta) e del gusto. Noi lo abbiamo messo in compagna di ingredienti semplici per esaltarne la naturalità. Va da sé che se dalla ricetta escludete i gamberi è un perfetto piatto vegetariano. E ora in cucina.

Ingredienti - 400 grammi di pipe da grano monococco o altro formato di pasta corta, 250 grammi di fave già sbucciate, 400 grammi di gamberi rosa, un mazzetto di prezzemolo, 5 o 6 foglioline di menta, 8 cucchiai di olio extravergine di oliva, 80 grammi di Parmigiano Reggiano o Grana Padano, due spicchi d’aglio, sale e peperoncino q.b.

Procedimento - Sbollentate per un paio di minuti nell’acqua che poi userete per cuocere la pasta le fave. Fatele raffreddare e tenete le “animelle” da parte. Nel frattempo mondate i gamberi. In una padella capiente, dovete saltarci la pasta, scaldate 6 cucchiai di olio extravergine con i due spicchi d’aglio e quando saranno dorati aggiungete i gamberetti che farete cuocere per un paio di minuti aggiustando di sale e di peperoncino. Fate cuocere la pasta nell’acqua precedentemente usata per le fave e leggermente salata. Ne frattempo con l’aiuto del mixer fate il pesto di fave mettendo nel bicchiere del mixer le “animelle” di fave, il prezzemolo la menta in formaggio grattugiato e l’olio extravergine rimasto. Se serve allungate con un po’ di acqua ci cottura della pasta aggiustando ancora di sale e peperoncino. Scolate la pasta, saltatela in padella con i gamberetti aggiungendo il pesto.

Come fa divertire i bambini - Fate sbucciare a loro le fave, si divertiranno a veder uscire dal guscio le “animelle”.

Abbinamenti - Abbiamo optato per un grande bianco ligure: il Pigato. In alternativa accostatevi alla Vernaccia di San Gimignano. È eccelsa.

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Carlo Cambi

Toscano di nascita e di formazione (economico-giuridica) diventa giornalista professionista a 23 anni. Percorre tutto il cursus honorum a Repubblica fino a dirigere le pagine di economia. Nel 1997 fonda I Viaggi di Repubblica - primo e unico settimanale di turismo - che dirige fino al 2005 quando sceglie di vivere a Macerata insegnando marketing del territorio e incontra Maurizio Belpietro col quale stabilisce un sodalizio umano e professionale. Autore radiofonico e televisivo continua a occuparsi di economia ed enogastronomia. Ha scritto una trentina di libri. Il suo best seller? Il Mangiarozzo.

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Petra Carsetti