in cucina

Cuciniamo insieme: fusi filanti

È tempo di scampagnate, di pranzi veloci, gustosi certo, ma anche leggeri. Riscoprire la carne di pollo, magari di quello allevato come si deve, è un’ottima scelta che ha un vantaggio nutrizionale accertato, ma anche per così dire ambientale.


Va tanto di moda la sostenibilità, ebbene là onde evitare che ci facciano mangiare le polpette create (chissà come) in laboratorio ci si può rivolgere alle carne bianche e avicole in particolare di alta qualità – hanno un impatto ambientale paragonabile a quello degli insetti che vanno tanto di moda e di cui peraltro si nutrono - per ottenere risultati gastronomici di alto profilo. E’ il caso di questo piatto che se vi ricordate la fiaba della Bella addormentata nel bosco – di antichissima tradizione trascritta tanto dai fratelli Giacomo e Guglielmo Grimm quanto da Charles Perrault - farà sorridere: questi fusi filanti risvegliano l’appetito. Insomma sono una favola!

Ingredienti - 8 fusi (cosce) di pollo, 150 grammi di prosciutto cotto di prima scelta, una scamorza bianca, 10 foglie di salvia freschissime, due spicchi d’aglio, olio extravergine di oliva, sale e pepe q.b.

Procedimento - Disossate i fusi (è semplice basta incidere per il lungo con un coltellino la costa nella parte mediana e poi liberare l’osso, altrimenti fatelo fare dal macellaio) e nettateli dai nervetti. Ora stendete una foglia di salvia (una su ogni fuso e due tenetele da parte), una fetta di prosciutto cotto e bastoncini di scamorza che avrete ricavato tagliando prima a fette spesse il formaggio e poi suddividendole per la lunghezza, su ogni “filetto” di pollo. Arrotolateli a formare un bauletto e fissateli con un uno stecchino. Schiacciate i due spicchi d’aglio e fateli appassire in padella con olio extravergine insieme a due foglie di salvia. Cuocete i fusi di pollo a fuoco dolce in padella per una ventina di minuti incoperchiando, poi alzate la fiamma e rosolate bene girando da ogni parte di quando in quando.

Come far divertire i bambini - Fatevi aiutare a guarnire con prosciutto, formaggio e salvia i fusi, si sentiranno cuoche e cuochi provetti!

Abbinamento - Abbiamo scelto un rosso siciliano molto profumato: il Frappato. Va benissimo un altro siciliano come il Cerasuolo di Vittoria oppure un rosso non tannico marchigiano come la Lacrima di Morro d’Alba.

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Carlo Cambi

Toscano di nascita e di formazione (economico-giuridica) diventa giornalista professionista a 23 anni. Percorre tutto il cursus honorum a Repubblica fino a dirigere le pagine di economia. Nel 1997 fonda I Viaggi di Repubblica - primo e unico settimanale di turismo - che dirige fino al 2005 quando sceglie di vivere a Macerata insegnando marketing del territorio e incontra Maurizio Belpietro col quale stabilisce un sodalizio umano e professionale. Autore radiofonico e televisivo continua a occuparsi di economia ed enogastronomia. Ha scritto una trentina di libri. Il suo best seller? Il Mangiarozzo.

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Petra Carsetti