San Patrignano
Il laboratorio di pelletteria di San Patrignano (foto Archivio San Patrignano)
Costume

Il libro che svela i segreti di San Patrignano

In regalo dal 9 dicembre con Panorama la storia della comunità fondata da Vincenzo Muccioli. Che ha salvato 26 mila giovani dalla droga.

Se un ragazzo era in crisi, lui si avvicinava e lo abbracciava per qualche minuto. Gli trasmetteva in silenzio energia positiva: ci sono, ti voglio bene, insieme ce la faremo. E tu ricambiavi quel gesto. Abbracciare Vincenzo era come abbracciare una quercia».

Nella stagione in cui gli abbracci sono proibiti, questo è un modo originale per ricordarci che sulla collina dietro Rimini c'è qualcosa di straordinario che il tempo e il conformismo danno per scontato. C'è San Patrignano, la più importante comunità di recupero dalle tossicodipendenze in Europa. Un esempio terapeutico e sociale la cui esperienza è una pepita preziosa anche per l'Onu. Un fiore all'occhiello in un Paese che perde identità ma può contare su realtà eccezionali nate quasi per caso da uomini visionari che, inseguendo un sogno, hanno realizzato un'impresa.


Il libro Tutto in un abbraccio è la storia di questa impresa. È la storia di Vincenzo Muccioli, che 42 anni fa decise di aprire le porte del suo casolare di campagna ai primi drogati, di ospitarli andando a raccoglierli nella piazza della stazione per restituire una dignità a ragazzi che la società aveva confinato ai margini come relitti umani. È la storia degli educatori che partendo da quell'esperienza continuano ad applicare il metodo adeguandolo alle sfide della modernità.

È la storia del rapporto fra il fondatore e i suoi due «angeli custodi», perché così venivano chiamati Letizia e Gian Marco Moratti negli anni pionieristici della passione e del fango. È la storia dei laboratori e delle eccellenze della comunità, necessarie oggi per raggiungere quell'autosostentamento fondamentale per programmare il futuro. È soprattutto la storia dei 26 mila ragazzi restituiti alla vita.

Un viaggio di 42 anni sul terreno accidentato delle battaglie per esistere, delle inchieste, delle ostilità di parte della Chiesa e della sinistra antiproibizionista sponsor della droga libera. Con difensori d'eccezione come Indro Montanelli e Giovanni Minoli (autore della prefazione). E poi la stagione dei sogni e quella dei conflitti, la lotta al flagello dell'Aids, la creazione di strutture terapeutiche e organizzative vincenti, l'ingresso nel nuovo millennio, la Fondazione, la sfida alle nuove droghe sintetiche che hanno come vittime soprattutto i giovanissimi.

Tutto in un abbraccio ci restituisce una grande vicenda italiana, raccontata attraverso le interviste e le testimonianze di chi l'ha vissuta e la sta vivendo in prima linea. Per ricordarci che anche oltre l'orizzonte più buio sta per sorgere l'alba.

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Giorgio Gandola