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Tecnologia

A cosa serve M, l'assistente virtuale di Facebook

Lanciata per pochi utenti in America, la nuova piattaforma aiuterà le persone a spendere meglio nei negozi suggeriti da Zuckerberg

È arrivata qualche ora fa, in sordina, e solo per un centinaio di californiani la novità di Facebook, anzi di Messenger la piattaforma di chat del social network. M è un nuovo assistente virtuale che aiuterà le persone a prenotare ristoranti, fare gli auguri di compleanno comprando oggetti su internet senza lasciare mai l’app principale.

Liquidata così sembra che la prossima concorrente di Siri e Cortana sia lontana anni luce dalle possibilità di interazione delle intelligenze artificiali di Apple e Microsoft ma non è così. “M può compiere azioni che gli altri si sognano – ha detto David Marcus, vice presidente di Messenger a Wired USA – questo perché oltre ad essere guidato da un software, M è alimentato da soggetti reali che sanno ciò di cui le persone hanno bisogno”.

Oltre ai bit

In pratica dietro ad M c’è un gruppo di impiegati di Palo Alto definiti come “trainer” che supportano l’assistente virtuale nella sua crescita ed evoluzione, analizzando le domande più difficili e impartendo risposte più azzeccate. Un modo diverso di intendere quel tipo di formazione adottata da Siri e Co., attraverso il concetto di machine learning, ovvero la capacità di un programma di analizzare quello che gli utenti fanno con i loro smartphone, tablet e computer, tra cui le email ricevute e la cronologia web, per restituire un’esperienza personalizzata e rilevante.

Contenitore di acquisti

In questo caso sono invece i lavoratori in carne ed ossa ad insegnare meglio ad M come dare seguito ad alcuni quesiti, con il risultato che la comunicazione sembra svolgersi davvero con un altro essere umano. Oggi per trovare un nuovo ristorante si clicca su TripAdvisor, per una borsa si accede ad Ebay o Amazon mentre per viaggi e weekend ci sono le app di agenzie e aggregatori che promettono di volare a basso costo. Facebook M vuole inglobare tutte queste necessità (e tante altre), fornendo un servizio che vada oltre la messaggistica con lo scopo di spingere gli individui a spendere denaro presso gli esercenti partner. L’implementazione del tasto “Compra” e simili (prenota, riserva, ecc.) aiuterà a completare un acquisto nel minor tempo possibile, direttamente da Messenger.

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Come funziona

Per provare M gli utenti abilitati possono scrivere il testo sotto forma di domanda come farebbero in una chat qualsiasi e poi inviarla all’assistente cliccando il pulsante specifico a forma di lettera. A quel punto il software/aiutante riconoscerà la richiesta, potrà porre dei quesiti più approfonditi per conoscere la questione e poi elaborare la risposta. Alla fine non sapremo mai se a soddisfare i nostri dubbi sia stato un algoritmo oppure un essere umano, il che rende l’utilizzo di M molto più intrigante e suggestivo.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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