Cinque cose (e qualche location da film) da vedere a Chicago
Costantino Caramagno
Viaggi

Cinque cose (e qualche location da film) da vedere a Chicago

La guida alle bellezze, anche nascoste, di una delle più belle città degli Stati Uniti

Chicago, "the windy city": la città del vento, la terza metropoli degli USA dopo New York e Los Angeles è un gioiello di architettura, panorami e qualità della vita. Città di mare senza avere il mare, gode dell'influsso dell'immenso lago Michigan e del vento del nord, che la sferza tutto l'anno ma che le regala un cielo –quasi- sempre azzurro e terso. Il 2020 sarà l'anno della Musica, con un festival della durata di 17 giorni che prenderà il via per il Memorial Day (il 25 maggio) e che porterà in città il meglio del blues, del gospel e della house music.Location amatissima dai registi, set a cielo aperto di innumerevoli film e serie tv, Chicago è anche il punto di partenza della iconica "Route 66", che attraversa tutti gli Stati Uniti.

Chicago, the "Windy City"


Come arrivare

Nella stagione invernale non ci sono voli diretti tra l'Italia e Chicago. In quella estiva, invece, si vola da Roma con United, American Airlines e Alitalia. Ma rinunciare a una visita fuori stagione è un vero peccato, perché la città regala panorami meravigliosi anche con la neve. Per arrivare a Chicago si può quindi optare per un collegamento intermedio facendo scalo, per esempio, a Parigi e volando poi con Air France oppure –meglio ancora- raggiungere "the windy city" affrontando un piccolo on the road con partenza da New York: ma di questo scriverò in una prossima puntata!Dopo aver deciso come arrivare, quindi, ecco un elenco di 5 imperdibili highlight della città (più qualche chicca extra), capitale dell'Illinois e –con i suoi 2.700.000 abitanti, terza metropoli più popolosa degli Stati Uniti.

Millennium Park

E' proprio all'ingresso di questo parco, in pieno centro cittadino sulla Michigan Avenue, che troverete il "Cloud Gate", simbolo di Chicago! Questa enorme scultura, chiamata amichevolmente "The Bean", il fagiolo, è stata realizzata dal celebre artista indiano Anish Kapoor, in seguito a un concorso di idee che ha visto partecipare più di 30 artisti, tra i quali Jeff Koons. Conclusa nel 2004, è composta da 168 lastre di acciaio inossidabile, pesa 100 tonnellate e misura 10 m x 30 m x 13 m. E' il posto imprescindibile per le foto-ricordo: la sua superficie lucidissima a specchio permette di riflettersi al suo interno, e regala magnifici scorci dei grattacieli. Alzarsi all'alba e andare a vederlo –anche- quando il parco è deserto vi permetterà di scattare foto meravigliose. Ma è tutto il Millennium Park a essere straordinario: oltre al "fagiolo", per gli appassionati di architettura contemporanea impossibile non visitare il "Pritzker Pavilion", auditorium musicale dove in estate si tengono concerti all'aperto: progettato da Franz Gehry, anch'esso è stato inaugurato nel 2004.

Art Institute of Chicago

Direttamente dal Millennium Park, attraverso il "Nichols Bridgeway" (progettato dall'architetto Renzo Piano, così come tutta la "Modern Wing", nuova ala in vetro e acciaio che dal 2009 amplia la struttura originaria) si arriva all'Art Institute of Chicago. Questo museo, inaugurato nella attuale sede nel 1893 è il secondo più grande degli Stati Uniti dopo il "Metropolitan Museum" di New York e viene visitato da più di 1 milione e mezzo di persone all'anno. Le sue collezioni coprono circa 4.000 anni di storia dell'arte, dalle collezioni dell'antico Egitto fino all'arte contemporanea. Oltre alle meravigliose sale dedicata agli Impressionisti e ai Post-Impressionisti, con una collezione (tra le altre) di 30 capolavori di Monet –esposti in un allestimento molto suggestivo assieme alle sculture di Rodin-, la foto irrinunciabile è quella davanti a "Nighthawks", iconico dipinto di Edward Hopper spesso assurto a simbolo della solitudine umana. Gli appassionati del pittore americano pianificano viaggi a Chicago anche solo per ammirare questo dipinto, datato 1942 e subito acquistato dall'allora direttore dell'Art Institute, Daniel Catton Rich: la fila per i selfie è spesso molto lunga, armatevi di pazienza! Uscendo dal museo, dall'uscita principale su Michigan Avenue, sosta obbligatoria al bookshop e altra foto di rito con i due leoni in bronzo sulla scalinata, opera datata 1893 dello scultore statunitense Edward Kemeys. Proprio davanti al museo, all'angolo tra Michigan Avenue e Adams Street, altro "spot" per Instagram: è posizionato proprio qui, infatti, il cartello che segna l'inizia della mitica "Route 66", il viaggio on the road che tutti sogniamo… e che porta fino a Los Angeles.

Crociera sul Chicago River e tour architettonici

Chicago è la capitale dell'architettura, e non solo perché Frank Lloyd Wright vi lavorò per più di vent'anni, lasciando tutta una serie di case tuttora visitabili durante i tour dedicati proprio al grande architetto americano: ma anche per la cosiddetta "Scuola di Chicago", movimento che si sviluppò in città alla fine del 1800 (dopo il grande incendio che distrusse buona parte della metropoli) e che per primo al mondo promosse l'uso delle strutture in acciaio e delle larghe aree finestrate nella costruzione dei palazzi. A Chicago, inoltre, hanno "inventato" il grattacielo in vetro e cemento, con la costruzione nel 1885 dell'Home Insurance BuildingOggi, a Chicago si "respira" letteralmente la storia dell'architettura: uno dei modi più piacevoli e istruttivi per scoprire edifici e grattacieli antichi e moderni è quello di prenotare una crociera sul fiume, scegliendo tra quelle organizzate dal "Chicago Architecture Center", situato proprio sulla riva del fiume. Per due ore, le preparatissime guide del "CAC" vi spiegheranno genesi e storia di decine e decine di costruzioni: dall'iconico e amatissimo "Wrigley Building" costruito nel 1922 e ricoperto da 250.000 mattonelle in terracotta bianca, che lo fanno risplendere, fino al "Vista Tower" di Studio Gang, che sarà completato proprio durante il 2020 e che diventerà il terzo grattacielo più alto della città

Willis Tower e John Hancock

Sempre a proposito di architettura e grattacieli, due visite imperdibili che faranno felici bambini e ragazzi, oltre che appassionati di fotografia. L'importante è non soffrire di vertigini!La Willis Tower, precedentemente chiamata Sears Tower, con i suoi 527 metri è l'edificio più alto di Chicago e il secondo degli USA (dopo il One World trade Center di New York). E' stato inaugurato nel 1973, e racchiude una delle attrazioni più amate e fotografate della città, e cioè lo Sky Deck: quattro balconi/cubi con il pavimento in vetro, praticamente sospesi nel vuoto, al 103* piano del grattacielo. Inutile dire che si scattano foto bellissime, la vista nelle giornate terse abbraccia tutta la città e il lago Michigan. La fila per i selfie nello Sky Deck è spesso molto lunga, per questo conviene prenotare tutto prima della partenza.Ancora più divertente –per gli amanti del genere- è la salita sul grattacielo "John Hancock Center", alto "solo" 457 metri. Al 94* piano, nel "360 Observation deck" c'è una bella esposizione sulla città, mappe che ne illustrano la storia e un'area semi-aperta che permette di provare l'ebbrezza del vento. Ma oltre al panorama –forse ancora più bello rispetto a quello della Willis Tower, dato che ci troviamo più vicini al lago e alle spiagge- si può affrontare anche qui il brivido di essere sospesi nel vuoto: è stata realizzata infatti una speciale piattaforma mobile tutta a vetri che ti fa letteralmente inclinare in orizzontale su Michigan Avenue: si chiama TILT ed è solo per stomaci forti!

Navy Pier e crociera sul lago Michigan

Un altro itinerario perfetto sia per i ragazzi che per gli adulti è la passeggiata al Navy Pier, enorme molo che si allunga sul lago Michigan, con un giardino botanico, teatri, ristoranti, un museo per bambini, fast food e attrazioni di ogni genere. Aperto al pubblico nel 1916, durante gli anni è stato anche prigione militare e centro di addestramento per la marina degli USADa qui partono le gite in battello, che consentono di ammirare lo skyline della città da una prospettiva inedita, e che arrivano fino alla zona del Field Museum (dove è esposto lo scheletro del più grande e meglio conservato Tyrannosaurus rex del mondo, amichevolmente battezzata Sue) e del Planetarium. Consiglio di fare la gita in battello al tramonto, non ve ne pentirete!E dulcis in fundo, prima di lasciare il Navy Pier, è d'obbligo un giro sulla ruota panoramica: alta 60 metri, costruita nel 2015 (prima ce n'era un'altra, più bassa) regala una visuale da sogno su tutta la città.

Itinerari da… film!

Non si può parlare di Chicago senza almeno una citazione del film più famoso che vi è stato girato, e che ha fatto la storia della filmografia moderna.Parliamo di "The Untouchables", capolavoro di Brian De Palma che nel 1988 vinse quattro Oscar, tra i quali quello per miglior attore non protagonista a Sean Connery.Ambientato quasi interamente nella Chicago del proibizionismo e di Al Capone narra la vera storia dell'agente Eliott Ness (interpretato da Kevin Costner) e del suo gruppo di poliziotti "intoccabili" che riuscirono ad arrestare Capone.Almeno tre sono le scene epocali che hanno fatto la fortuna dei tour operator di Chicago, che organizzano gite ad hoc proprio per i visitatori che vogliono seguire le orme di Connery e Costner: la prima è quella della carrozzina che rotola giù per la scalinata della Union Station, la principale stazione ferroviaria della città. Omaggio al film russo "La corazzata Potemkin" è una sequenza talmente famosa che vi toccherà fare la fila, se vorrete farvi un selfie sulla scala.La seconda è la scena del primo incontro tra i due protagonisti, sotto il bellissimo –a prescindere dal film- ponte "Du Sable", in centro città, e la terza, quella del dialogo tra Ness e Capone, la scena di "Chiacchiere e distintivo" è ambientata nella hall della "Roosevelt University", su Michigan Avenue.Ma anche altri film celeberrimi sono stati ambientati nella "windy city", citiamo solo "Il fuggitivo" con Harrison Ford e "Io, robot" con Will Smith.E se siete intenditori di serie tv, come non ricordare che Chicago è stata location di una delle prime –e più belle- serie tv dell'era moderna: parliamo di "E.R-Medici in prima lina", in testa alla classifica di serie più vista negli USA dal 1994 al 2001, prima importante prova d'attore (e trampolino di lancio) di un giovanissimo George Clooney. Ideata da Michael Crichton narrava le gesta e le vite dei medici del pronto soccorso del "County General Hospital" di Chicago: poche location sono rimaste intatte (veniva girata soprattutto in interno) ma se volete respirarne l'aria, prendete la iconica metropolitana "Elevated", che con poco più di due dollari vi permette di ammirare la città dall'alto e scendete alla fermata "Chicago": sognerete, per un po', di essere al posto di Clooney.

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Maddalena Bonaccorso