Adesso è ora di tornare a respirare
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Adesso è ora di tornare a respirare

La cascata del superossigeno e la miniera dove trovare l'ambiente più incontaminato. Lo yoga ad hoc e soprattutto la «forest therapy», con passeggiate nei boschi a inalare essenze naturali. In montagna, via la mascherina: è il momento di fare il pieno d'aria.

Altro che cielo in una stanza. Nei mesi passati tra quattro mura il senso di oppressione ha stretto testa e petto, l'ansia ci ha tolto il fiato e anche oggi la mascherina non aiuta. Sì, con il Covid abbiamo scoperto il godimento di un ampio, profondo, freschissimo respiro. Lo sa bene chi si occupa di turismo: sono molte le destinazioni dove abbinare qualche giorno di vacanza con la non più banale esperienza dell'inspirare-espirare. Enti e parchi mettono a disposizione le loro aree boschive con passeggiate guidate da esperti, mentre gli hotel si organizzano proponendo trattamenti, giornate esperienziali e corsi, sempre per soddisfare bronchi e bronchioli, oltre che i nervi.

A farla da padrone è la montagna, se non altro per le temperature. La più frequente proposta abbina due suggestive parole anglosassoni, «forest bathing», ovvero bagno di boschi, la vera tendenza di stagione. Dà l'idea di immersione nella natura e così è. Consiste nel camminare, spesso a piedi nudi, riempiendosi le narici dei balsami trasudati da alberi brillanti di resina, mescolati agli afrori del terreno fresco di selvatico e rugiada. Un potere terapeutico codificato come antica «medicina naturale» per il corpo e per la mente, che i giapponesi conoscono da tempo chiamandolo «Shinrin yoku».

A Fai della Paganella, in Trentino, si trova il primo percorso-parco d'Italia dedicato a questa pratica. Senza tanti giri di parole si chiama «Bosco del respiro» ed ha attrezzato per il forest bathing quattro itinerari in 36 ettari di verde per - spiegano - «respirare le essenze degli alberi, rinvigorenti o rilassanti, e rinforzare il sistema immunitario, migliorare la pressione arteriosa, alleviare gli stati depressivi grazie all'inalazione di sostanze volatili (monoterpeni) componenti degli oli essenziali prodotti dalle piante». Insomma percorrere un sentiero con lentezza, non per arrivare da qualche parte ma per «inalare» il sentiero stesso (Parcodelrespiro.it).

Anche nel Parco dello Stelvio i boschi di conifere si prestano alla citata immersione nel verde. Nel lato Trentino per passeggiare consapevoli della propria respirazione in Val di Rabbi si può provare il «barefooting», o camminata a piedi nudi, lungo un percorso di 500 metri a contatto con muschio, erba, pigne secche di abete, pietre di fiume levigate, tronchi di larice e abete. A Rabbi Terme il percorso detox si completa con le pratiche di yoga e yoga del respiro. Mentre quasi tutti i giorni si organizzano le passeggiate «Bagno di foresta» e «Un respiro di natura» in compagnia di esperti (Parcostelviotrentino.it).

La via dello yoga al respiro è spesso proposta. All'hotel sugli alberi My Arbor, a Plose, in Alto Adige, si fanno corsi di Hatha Yoga (che lavora sulla respirazione), Acro Yoga (stile che unisce ginnastica, movimento consapevole e respirazione) e Forest Yoga, in mezzo ai boschi.

L'Alto Adige sembra candidarsi a mecca del respiro. Il 42 per cento della sua superficie è coperto da boschi di cui il 52 per cento di abete rosso e il 27 di larice e cembro, toccasana per la salute grazie ai composti organici volatili (Voc) emessi dalle piante. Qui i «bagni di bosco» e altre attività sono spesso organizzati dalle strutture alberghiere. In Val Venosta (nei pressi di Merano) per esempio, l'Alpin & Relax Hotel Das Gerstl, un Belvita Leading Wellnesshotel, propone «waldbaden» ogni settimana. Un altro hotel targato Belvita (specializzati in eleganti vacanze di benessere, Belvita.it), l'Hohenwart di Scena organizza i Silent walk con Liesse, guida esperta, che porta a una lenta escursione fino al rio Val di Nova: due ore con esercizi di respirazione in una radura coperta di muschio. «Il respiro tranquillo e profondo aiuta a percepire l'ambiente circostante con tutti i sensi» dicono (Hohenwart.com). Mentre al Mountain sky hotel Tratterhof la guida si chiama Alfred (Tratterhof.com).

In Val Venosta si trovano anche le cascate di Parcines: un salto di 97 metri da cui cadono fino a 10 mila litri di acqua al secondo. L'impatto causa un aerosol naturale per chi vi sta vicino. Qui, la concentrazione di ioni di ossigeno attivi supera anche i 50 mila per cm³. Per fare un confronto, in ambiente urbano la concentrazione è di 200 ioni per cm³, in montagna e al mare gli ioni presenti sono 5 mila. Il beneficio? Gli ioni catturano le polveri, stimolano le difese immunitarie, purificano le mucose respiratorie, hanno effetti rivitalizzanti, calmano il sistema nervoso autonomo e la circolazione (Suedtirol.info).

In Valle Aurina, altra zona magnifica sopra Brunico e al confine con l'Austria, alcuni hotel e pensioni hanno creato l'Associazione respiration (Respiration.it): camere e appartamenti offrono un ambiente anallergico, realizzato e arredato secondo i principi della bioarchitettura. Come il Wellness Refugium & Resort Hotel Alpin Royal, un Respiration health hotel dedicato soprattutto a risolvere i problemi di chi soffre di allergie respiratorie e asma. Tra i trattamenti della sua Spa anche un «massaggio del respiro» che rilassa la muscolatura, soprattutto quella della schiena e del torace, spiegano, «per approfondire la respirazione e rifornire di ossigeno ogni cellula del corpo» (Alpinroyal.com).

Ciliegina sulla torta, in zona c'è anche l'ex miniera di rame di Predoi, trasformata in Centro climatico adibito a «speleoterapia». Una delle gallerie in disuso, a 1.100 metri nel cuore della montagna, vanta un microclima privo di pollini e allergeni, particolarmente benefico se si hanno problemi di asma bronchiale, raffreddore da fieno o sintomi post-infettivi come per esempio dopo una pertosse (Museominiere.it).

A Tires, in un hotel a ridosso del parco naturale Sciliar-Catinaccio, un altro hotel Belvita, il Cyprianerhof, fa «massaggi respiratori ritmati», cioè coniuga il principio del massaggio respiratorio e il trattamento dei punti trigger per rilassare irrigidimenti muscolari, contratture o posture errate. Rivolgendo l'attenzione alla respirazione mirata si garantisce maggiore efficacia, migliorando la funzione degli organi, armonizzando il flusso energetico e rendendo più profonda la respirazione. Il tutto avvolti dalle immancabili essenze.

Anche nei numerosi hotel Vitalpina, specializzati in vacanze attive in Alto Adige, si trovano programmi dedicati. Il primo è - anche qui - il bagno nel bosco, l'altro è il «Vitalpina Respiro», con facili escursioni nel verde o lungo i ruscelli, a caccia di «respirazione consapevole»: ci si sdraia su una superficie morbida con una coperta sotto le ginocchia e testa su un cuscino, si inspira ed espira con la tecnica suggerita, ci si concentra sui profumi. Calma olimpica garantita. n
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Massimo Castelli