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La spunta blu a pagamento arriva su Facebook e Instagram

Con l'annuncio di Mark Zuckerberg finisce l'era dei social network gratuiti. Il calo della pubblicità e il disastro metaverso hanno costretto Meta a correre ai ripari

Dopo Twitter anche Meta lancia un abbonamento per la verifica degli account di Facebook e Instagram, con una mossa che mette fine all'era dei social network gratuiti. La promessa di Mark Zuckerberg di mantenere libero l'accesso alle sue piazze virtuali resta ma d'ora in poi l'obiettivo di Meta è trarre profitti dagli utenti. Perché non basta più avere accesso a gran parte dei loro dati personali (che gli utenti gentilmente concedono, secondo la regola del marketing non scritta ma sempre vera che se un servizio non lo paghi, il prodotto sei tu) su cui costruire annunci su misura. Con la nuovi policy di Apple che fa scegliere all'utente se vuole essere tracciato dalle app che utilizza sui dispositivi iOS, Meta aveva messo in conto di perdere diversi miliardi di dollari nel 2022 e ancor più negli anni successivi. Così ora che la pubblicità difetta, il rimedio sono i servizi a pagamento.

“Oggi annunciamo Meta Verified, un servizio in abbonamento che consentirà di verificare l'account con un documento d'identità, di ottenere la spunta blu e una maggiore protezione contro chi si spaccia per voi”, ha scritto Zuckerberg in un messaggio condiviso su Facebook e Instagram. Specificando che chi pagherà avrà un accesso diretto all'assistenza clienti, con l'opportunità di interagire con un essere umano e non con un bot. Il pacchetto destinato ai maggiorenni prevede anche una maggiore visibilità nelle ricerche, nei commenti e nelle raccomandazioni, perché l'obiettivo è scatenare la corsa al badge da parte di creators a caccia di contatti per incrementare i numeri del proprio profilo, anche se il Ceo di Meta ci ha tenuto a sottolineare che la nuova funzione “mira ad aumentare l'autenticità e la sicurezza dei nostri servizi”.

Come già fatto da Elon Musk alla disperata ricerca di soldi e nuove fonti di ricavi per rimediare al calo della pubblicità con Twitter Blue, anche Zuckerberg tenta di acchiappare anime in cerca di visibilità offrendo, in sostanza, una differente attenzione verso i pagatori e agitando lo spettro della sicurezza. O meglio di una maggiore sicurezza garantita a chi verserà ogni mese quanto deciso dal padrone. Meta Verified costerà negli Stati Uniti 11,99 dollari ogni 30 giorni per l'abbonamento web e 14,99 dollari per la versione mobile su iOS e Android. I primi paesi in cui sarà testata la novità sono però Australia e Nuova Zelanda, mentre più avanti arriverà nel resto del mondo.

Al momento gli account già verificati con tanto di spunta blu su Facebook e Instagram non subiranno modifiche, anche se Meta ha dichiarato che “il piano a lungo termine è offrire una proposta in abbonamento che sia utile per creators, aziende e tutti gli altri iscritti”. Quindi occhi aperti e niente sorprese se in futuro altre funzionalità oggi gratuite saranno disponibili soltanto rimpinguando le casse di Zuckerberg e dei suoi azionisti. Che sono soddisfatti per il piano di riacquisto azionario da 40 miliardi di dollari chiuso di recente, molto meno per la valanga di miliardi che Meta continua a perdere per sviluppare il suo metaverso. La divisione Reality Labs della compagnia ha chiuso il 2022 con perdite per 13,7 miliardi di dollari e le stime per l'anno in corso delineano un bilancio ancora più sanguinoso, anche se per la direttrice finanziaria della società, Susan Li, non ci sono segnali che suggeriscono di cambiare la strategia a lungo termine di Meta.

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Alessio Caprodossi