Con Messenger Rooms le videochiamate su Facebook diventano una festa
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Con Messenger Rooms le videochiamate su Facebook diventano una festa

Il social network ha lanciato (in anteprima in Italia) il servizio per gli incontri virtuali fino a 50 persone

Come un polpo che allunga i suoi tentacoli per catturare le prede, Facebook mette le mani su ogni nuova tendenza che si fa largo nel mondo dei servizi per la comunicazione e l'intrattenimento. E pure su quelle che non sono nuove ma diventano improvvisamente gettonate, come le videochiamate ai tempi del lockdown. Con l'isolamento domestico, del resto, lo strumento più efficace per chiacchierare con amici e parenti, ma anche per organizzare una presentazione o un incontro virtuale a livello professionale, sono appunto le chiamate video, utilizzate da inizio marzo anche in versione aperitivo condiviso, con cocktail e stuzzichini fai da te. Per questo, anche dinanzi alla crescita esponenziale riscontrata in particolare da Zoom, gli uomini di Zuckerberg hanno rispolverato e rinnovato Rooms, il servizio che consente di effettuare videochiamate di gruppo tramite Messenger e Facebook.

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Videochat virtuali fino a 50 persone

L'idea dell'azienda di Menlo Park è creare stanze virtuali invitando chiunque si voglia unirsi all'incontro, compreso chi non ha un account Facebook, fino a un massimo di 50 persone. Per creare una stanza non bisognerà accordarsi prima con gli invitati, bensì è sufficiente attivarne una e condividerla attraverso la propria bacheca, gli eventi o i gruppi, consentendo alle persone di visualizzarla e partecipare alla conversazione. Quando si è invitati in una stanza, si può accedere via smartphone o dal computer, senza dover scaricare nulla né passare da registrazioni obbligate. Chi crea la stanza, poi, ha il controllo su tutto, perché decide chi può entrare, se attivare il link per l'accesso e se rimuovere un partecipante indesiderato. Per rendere frizzante la videochiamata, Facebook mette a disposizione vari effetti, come quelli per la realtà aumentata sull'app di Messenger, e quelli in arrivo per la versione smartphone, con sfondi a 360 gradi per farsi vedere in luoghi da sogno, come spiagge bianche e appartamento sull'acqua.

Nessuno guarda e ascolta

Da Menlo Park sono arrivate assicurazioni sulla sicurezza di Rooms, con la specifica che Facebook non vede e non ascolta le chiamate. Le stanze si possono chiudere quando si avvia la videochiamata, in modo che nessuno può accedervi, ma se chi l'ha organizzata abbandona l'incontro, allora la stanza si chiude in automatico. Ogni partecipante può lasciare la stanza quando lo desidera, inoltre chiunque può segnalare una stanza qualora si ritiene che non abbia rispettato le norme che Facebook ha stabilito per la comunità del social network (non c'è bisogno di estratti audio o video per la segnalazione). Se chi partecipa a una stanza non è iscritto, deve solo inserire il nome per favorire il riconoscimento a chi ha attivato la videochiamata

L'integrazione dell'ecosistema di Zuckerberg

Già disponibile in Italia, che è uno dei primi paesi a testare il servizio che arriverà nelle prossime settimane nel resto del mondo, Messenger Rooms arriverà presto anche su Instagram Direct, WhatsApp e Portal, seguendo il piano di integrazione di tutte le piattaforme dell'ecosistema ventilato a più riprese da Mark Zuckerberg. Non a caso nell'ultimo periodo si sono susseguite diverse novità su WhatsApp, Instagram e Facebook. Gli ultimi due hanno aggiunto nuove funzionalità per i video live, in particolare con il ritorno del "Live With" sulla piazza virtuale da oltre 2 miliardi di utenti mensili attivi, che permette di aggiungere un'altra persona alla propria diretta rivelandosi una carta preziosa per fare delle interviste o confrontarsi con un amico. Sempre su Facebook, inoltre, si può aggiungere il tasto "dona" nei live per agevolare le raccolte fondi. Quanto a WhatsApp, invece, le videochiamate si allargano e possono includere ora fino a un massimo di 8 persone, con il consueto sistema di crittografia end-to-end a mantenere al sicuro da occhi e orecchie indiscrete le proprie conversazioni

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Alessio Caprodossi